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Contenuto archiviato il 2023-03-20

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UE e India unite per studiare la malaria

La malaria, che secondo le cifre dell'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) colpisce 219 milioni di persone, è di solito associata al mondo in via di sviluppo. Gli scienziati sostengono tuttavia che a causa dei cambiamenti climatici è possibile che alcune parti dell'Europ...

La malaria, che secondo le cifre dell'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) colpisce 219 milioni di persone, è di solito associata al mondo in via di sviluppo. Gli scienziati sostengono tuttavia che a causa dei cambiamenti climatici è possibile che alcune parti dell'Europa vengano colpite da questa malattia. La Commissione europea, nell'ambito delle attività mondiali per combattere la povertà e per raggiungere gli Obiettivi di sviluppo del millennio, ha investito milioni di euro nella ricerca su come controllare questo grande problema di salute pubblica. Per sviluppare nuove strategie per il controllo della malaria è però necessario capire meglio la biologia dei parassiti che la trasmettono, soprattutto perché i tentativi di trovare un rimedio sono stati finora ostacolati dalla capacità del parassita di sviluppare velocemente una resistenza ai farmaci. Ci sono infatti nuove prove che dimostrano che la resistenza alle cure di prima linea è aumentata, rendendo più difficile eliminare la malaria. Il progetto MALSIG ("Signalling in Life Cycle Stages of Malaria Parasites") si è proposto di sviluppare nuove strategie per controllare la malaria e quindi fornire conoscenze più approfondite della biologia dei parassiti della malattia. Con un finanziamento di 3 milioni di euro, l'Institut national del la santé et de la recherche médicale (INSERM), in Francia, ha formato un consorzio di partner UE e indiani. I partner provenienti dall'India si sono uniti a questa collaborazione perché la malaria è diventata endemica in molte regioni dell'Asia meridionale. Identificare i potenziali obiettivi richiede una conoscenza approfondita dei processi di segnalazione che controllano la proliferazione e la differenziazione durante il ciclo vitale del parassita. Il team di MALSIG ha analizzato le vie di segnalazione che regolano i processi essenziali del ciclo vitale della malaria, diffusa dalla zanzara femmina portatrice dei piccolissimi parassiti. I ricercatori hanno caratterizzato i componenti delle vie di trasduzione del segnale (proteine chinasi, nucleotidi ciclasi, mediatori per la segnalazione del calcio) nei parassiti della malaria. Hanno anche studiato specifici processi biologici ed evolutivi del ciclo vitale dei parassiti della malaria. I metodi usati comprendevano la proteomica, la genetica inversa, la biologia strutturale e l'uso di modelli animali della malaria. Il team ha prodotto vari ceppi di parassiti transgenici per studiare meglio le proteine responsabili della malattia. Sono state inoltre acquisite nuove informazioni sulla replicazione del DNA nei gametociti (un tipo di cellula del microbo) attraverso lo studio di proteine chinasi ciclina-dipendenti (CDK), che regolano il ciclo cellulare e le molecole effettrici. In generale i progressi fatti finora (oltre 100 articoli pubblicati) hanno contribuito all'emergere di una visione integrata della segnalazione in processi cellulari cruciali nel ciclo vitale dei parassiti della malaria. Un altro punto importante è stato il rafforzamento della collaborazione UE-India su questo problema di crescente importanza.Per maggiori informazioni, visitare: INSERM http://english.inserm.fr/ Scheda informativa del progetto MALSIG OMS http://www.who.int/topics/malaria/en/ The Lancet http://www.thelancet.com/journals/lancet/article/PIIS0140-6736%2812%2960484-X/abstract

Paesi

Francia

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