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Identifying long non-coding RNAs with a role in Oncogenic-Induced Senescence

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Il ruolo degli RNA non codificanti nella senescenza

Comprendere come le mutazioni causano senescenza o cancro è d’importanza fondamentale per la progettazione di strategie anti-cancro. Alcuni ricercatori europei hanno studiato il ruolo degli RNA lunghi non codificanti (lncRNA) in questo processo.

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Prove scientifiche recenti hanno svelato l’esistenza degli lncRNA, che sono trascritti da regioni del genoma che non codificano per le proteine. Sebbene il loro ruolo preciso non sia stato completamente chiarito sembrano ricoprire ruoli importanti in processi quali proliferazione o differenziazione e in malattie come il cancro. L’obiettivo del progetto NONCOSENSE (Identifying long non-coding RNAs with a role in oncogenic-induced senescence), finanziato dall’UE, era chiarire il coinvolgimento dei lncRNA nella senescenza, il processo in cui le cellule subiscono un arresto irreversibile della crescita a seguito di insulti oncogeni o erosione dei telomeri. I ricercatori hanno progettato una piattaforma array specifica per lncRNA per testare cellule con oncogene BRAF attivato come nel caso delle cellule mutanti del melanoma. Nelle cellule senescenti hanno rilevato una sovraregolazione dell’lncRNA MIR31HG, che si trova approssimativamente a 400 kilobasi dal locus INK4A, regolatore chiave della senescenza cellulare. A seguito dell’esaurimento dei siRNA i ricercatori hanno osservato che le cellule riducevano il loro tasso di crescita e acquisivano diverse caratteristiche della senescenza inclusa un’aumentata espressione della proteina p16INK4A, inibitore del ciclo cellulare. Le informazioni sul meccanismo di regolazione della senescenza indicavano che MIR31HG interagiva con il promotore INK4A e diversi repressori delle proteine del gruppo Polycomb del locus INK4A. Inoltre l’esaurimento di MIR31HG nelle cellule che subiscono senescenza indotta da oncogene influenzava la secrezione di citochine e interleuchine. Cosa interessante i fattori che rafforzavano la senescenza erano mantenuti a seguito dell’esaurimento di MIR31HG mentre quelli responsabili dell’invasione erano significativamente ridotti. Nel loro insieme le attività dello studio NONCOSENSE dimostrano per la prima volta i componenti buoni e cattivi del secretoma delle cellule senescenti. Da notare che i risultati sottolineano il valore terapeutico dell’lncRNA MIR31HG nelle cellule senescenti.

Parole chiave

Senescenza, cancro, RNA lungo non codificante, BRAF, melanoma, MIR31HG, INK4A, secretoma

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