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Nanoassemblies for the subcutaneous self-administration of anticancer drugs

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Somministrare la chemioterapia con mano più leggera

I ricercatori che lavorano al progetto THERMONANO, finanziato dall’UE, hanno sviluppato una chemioterapia sottocutanea che potrebbe consentire ai pazienti di somministrare il trattamento comodamente a casa propria.

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Nonostante i significativi miglioramenti di diagnosi e trattamento del cancro, si prevede che i casi aumenteranno di circa il 70 % nei prossimi due decenni a causa dell’invecchiamento e della crescita della popolazione. Il trattamento del cancro si basa spesso sulla chemioterapia per via endovenosa, che di solito richiede il ricovero in ospedale e può essere molto sgradevole per i pazienti. Un’alternativa promettente è la chemioterapia sottocutanea, in cui i farmaci vengono inseriti appena sotto la pelle. Il progetto THERMONANO, finanziato dal Consiglio Europeo della Ricerca, ha sviluppato nuovi trattamenti basati su coniugati farmaco-polimero, nanomedicine che possono essere somministrate con una semplice iniezione sottocutanea. «Abbiamo cercato di sviluppare una strategia chemioterapica più confortevole e meno pericolosa per il paziente, e anche meno costosa, per ridurre in modo significativo l’onere finanziario per i pazienti e i sistemi sanitari», spiega Julien Nicolas, direttore della ricerca del Centro Nazionale Francese per la Ricerca Scientifica (CNRS) presso l’Istituto Galien Paris-Saclay in Francia e coordinatore del progetto THERMONANO.

Costruire sofisticati nanovettori

Sebbene i farmaci iniettabili per via sottocutanea siano più comodi per i pazienti e consentano loro di somministrarseli autonomamente a casa, la maggior parte dei nanovettori antitumorali attualmente sviluppati non è adatta a questo tipo di somministrazione, poiché il rilascio precoce dei farmaci antitumorali causa tossicità locale nel sito di iniezione. I sofisticati nanovettori sono difficili e costosi da costruire e, nonostante i risultati incoraggianti, sono pochi gli esempi di trattamenti di successo. Il team THERMONANO ha sviluppato un approccio scalabile per la somministrazione per via sottocutanea di farmaci antitumorali. Il sistema di somministrazione del farmaco è costituito da una molecola di farmaco antitumorale attaccata all’estremità di una catena polimerica biocompatibile ben definita e solubile in acqua. Negli ultimi 10 anni Nicolas si è occupato di progettazione, sintesi e valutazione di profarmaci polimerici, in particolare dell’approccio che prevede la crescita del polimero dal farmaco in modo controllato. Questo approccio, ossia il metodo «iniziato dal farmaco», è flessibile, facile da eseguire, richiede solo pochi passaggi sintetici e fornisce rese elevate. «Nel corso di questo progetto, abbiamo applicato questo approccio alla sintesi di profarmaci polimerici idrosolubili e ne abbiamo effettuato una valutazione preclinica completa», aggiunge Nicolas. Nel corso del progetto, i nuovi profarmaci polimerici sono stati valutati per diverse proprietà, tra cui la loro iniettabilità per via sottocutanea, le capacità di rilascio del farmaco, la tossicità su due diverse linee cellulari tumorali e l’efficacia antitumorale. «Abbiamo dimostrato che i nostri profarmaci polimerici possono essere iniettati in modo sicuro per via sottocutanea senza indurre tossicità locale, superando al contempo in prestazioni una versione commerciale concorrente per la somministrazione endovenosa. Questo apre la porta alla trasposizione sicura dalla chemioterapia endovenosa a quella sottocutanea», afferma Nicolas.

Fondare una start-up

Grazie ai promettenti risultati ottenuti durante il progetto, il team di THERMONANO, insieme a diversi colleghi, ha fondato la start-up Imescia per far progredire la tecnologia. L’impresa intende trovare partner industriali che possano utilizzare la tecnologia per somministrare molecole di farmaci per via sottocutanea e portare un primo trattamento in sperimentazione clinica già nel 2024. Imescia è attualmente alla ricerca di finanziamenti. «L’idea generale è quella di applicare questa strategia a una gamma molto ampia di farmaci antitumorali (non solo alle piccole molecole) e quindi trasporre in modo sicuro ed efficace i chemioterapici per via endovenosa a quelli per via sottocutanea», spiega Nicolas. «Ci auguriamo che questa nuova piattaforma di somministrazione rappresenti un passo importante verso la semplificazione della chemioterapia, consentendo ai pazienti di essere gestiti a casa o addirittura di autosomministrarsi i trattamenti.»

Parole chiave

THERMONANO, cancro, sottocutaneo, nanovettori, nanomedicina, start-up, progettazione, trattamento, diagnosi

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