Riciclaggio e riutilizzo di materiale radioattivo
Recentemente è stata pubblicata una relazione sui risultati di uno studio finanziato dalla DG XI della Commissione europea. Tale studio ha esaminato la fattibilità del riciclaggio o del riutilizzo dei materiali di rifiuto contaminati radioattivi o attivati derivanti dalle operazioni di routine e di smantellamento in centrali nucleari nell'ambito del settore del nucleare controllato. L'indagine comprendeva una stima dei quantitativi dei rifiuti a basso livello (low-level waste - LLW) di calcestruzzo, acciaio, rame e alluminio che possono prodursi quali materiali di rifiuto e i relativi tempi. Nella relazione sono contenuti 12 scenari possibili per l'utilizzazione di questo materiale e, tramite i risultati di queste analisi, è stata effettuata una valutazione strategica della fattibilità di un riciclaggio a rilascio controllato nell'ambito del settore nucleare. La relazione è suddivisa nei seguenti capitoli: - valutazione delle quantità di LLW derivanti dalle operazioni nel settore nucleare nell'ambito della Comunità europea - valutazione di scenari per il riciclaggio/riutilizzo di materiali nel settore nucleare - discussione di argomenti connessi con la strategia per il riciclaggio a rilascio controllato - conclusioni e raccomandazioni. La relazione giunge alla conclusione che il riciclaggio mediante fusione dell'acciaio e il riciclaggio mediante frantumazione del calcestruzzo potrebbero rappresentare le più accettabili forme di riciclaggio a rilascio controllato eseguibili in modo economicamente conveniente. Il riciclaggio del rame non viene considerato praticabile a causa della natura dei processi di decontaminazione e raffinazione richiesti. In modo analogo non viene considerato praticabile il riciclaggio dell'alluminio nell'ambito del settore nucleare. La forma più accettabile di riciclaggio dell'alluminio sarà un riciclaggio per rilascio senza limitazioni.