Stato di avanzamento della sicurezza nucleare nel quadro di PHARE e TACIS
Onde ottenere una visione generale dell'attuazione dei programmi di sicurezza nucleare nel quadro dei programmi PHARE e TACIS per lo sviluppo economico nei paesi dell'Europa centrale e orientale e dei Nuovi Stati Indipendenti, all'inizio del 1998 la Commissione europea ha riunito un gruppo di esperti indipendenti di alto livello. Compito del gruppo, fornire un parere alla Commissione in merito alle politiche di sicurezza nucleare applicate tramite i programmi PHARE e TACIS. Il gruppo di esperti ha redatto una relazione contenente raccomandazioni alla Commissione in merito alle azioni future nel settore. La relazione inizia con una descrizione generale dell'attuale situazione della sicurezza nucleare nei paesi interessati. Viene riscontrato che nei paesi dell'Europa centrale e orientale sono stati compiuti notevoli progressi e non si prevedono difficoltà insormontabili affinché i paesi candidati conseguano, al momento dell'adesione, un livello di sicurezza nucleare paragonabile a quello degli attuali Stati membri dell'UE. I problemi specifici ancora esistenti vengono segnalati nella relazione. Anche nei Nuovi Stati Indipendenti sono stati riscontrati progressi in materia di sicurezza nucleare ma questi hanno avuto un andamento più lento e hanno portato a risultati contrastanti. Al fine di ricavare i massimi vantaggi dal sostegno comunitario, alla luce della presa di posizione indipendente della Russia sul problema della sicurezza delle sue centrali nucleari, si raccomanda che le future azioni nel settore rientrino in un programma generale elaborato insieme alle competenti autorità russe. Nella relazione, inoltre, si consiglia di prestare attenzione non solo alla sicurezza dei reattori ma anche ad altri aspetti quali il ciclo del combustibile, la gestione dei residui radioattivi e le misure protettive. Nonostante le difficoltà di dialogo con la Russia, prosegue la relazione, si consiglia di continuare a concedere il sostegno e di basarlo su programmi mirati e sul consolidamento della cultura della sicurezza. Le altre raccomandazioni, di carattere più generale, riguardano la necessità di scostarsi dall'assistenza unilaterale, passando a una effettiva cooperazione, di estendere il campo di applicazione dell'assistenza anche a tematiche diverse dalla sicurezza, quali la gestione dei residui radioattivi e la promozione di progetti collaborativi di R&S fra l'UE e i paesi in questione.