Skip to main content
European Commission logo print header

Article Category

Intervista
Contenuto archiviato il 2024-04-18

Article available in the following languages:

Rivestimenti e consolidanti ecologici per agevolare il restauro degli oggetti storici

Il restauro dei beni del patrimonio culturale è un compito arduo perché si deve mantenere la loro autenticità, ma le cose diventano ancora più complicate se subentrano i vincoli ambientali. I nuovi materiali sviluppati e collaudati nell’ambito del progetto HEROMAT aiuteranno i restauratori ad affrontare entrambi le sfide.

HEROMAT (Protection of Cultural Heritage Objects with Multifunctional Advanced Materials), un progetto di ricerca multidisciplinare, intendeva sviluppare materiali innovativi ed ecocompatibili per il restauro dei beni culturali immobili nell’Europa continentale. Dopo quattro anni di intense attività di ricerca e verifica condotte in due siti in Serbia e in Slovenia, il consorzio ha elencato tre materiali: due consolidanti per i substrati carbonatici e silicatici e un materiale fotocatalitico per i substrati porosi. I nuovi materiali sono applicabili per la protezione di diversi supporti minerali inorganici e danno un valore aggiunto in termini di consolidamento, autopulitura, effetto antimicrobico e sostenibilità. La prof.ssa Dr Jonjaua Ranogajec, coordinatrice del progetto per la Facoltà di tecnologia dell’Università di Novi Sad, parla di questi materiali e della loro commercializzazione per l’utilizzo in diversi tipi di oggetti strorici europei, ma anche nell’ingegneria edile moderna. Le soluzioni HEROMAT in cosa sono diverse da altri prodotti disponibili sul mercato? Qual è il loro valore aggiunto? Esistono tre soluzioni finali HEROMAT: un rivestimento fotocatalitico e due consolidanti, uno per i substrati carbonatici e un altro per quelli basati su silicato. Rispetto agli altri prodotti già disponibili sul mercato, i consolidanti HEROMAT sono diversi già nelle prime fasi di ricerca. Entrambi i consolidanti sono stati concepiti per essere compatibili con gli oggetti storici esposti a condizioni climatiche continentali. Pertanto non hanno alcun effetto nocivo nel lungo periodo. Dall’altra parte, il nostro rivestimento fotocatalitico è un prodotto completamente nuovo da lanciare sul mercato. È compatibile con con i materiali storici, con il valore aggiunto di essere un rivestimento autopulente basato sulle argille anioniche. In sostanza, l’utilizzo dei nostri nuovi materiali allunga l’intervallo tra due trattamenti di restauro, nonché la vita dei beni culturali (e di altri edifici), riducendo quindi le spese di pulizia e protezione di tali oggetti. Il progetto si è concentrato su due opere d’arte specifiche. Quali sono stati i principali criteri per la loro scelta? I due oggetti sono stati scelti nella fase di pianificazione del progetto, per servire da casi di studio per due tipi di oggetti storici. Uno è il castello di Bac, in Serbia, situato in ambiente urbano, risale al XIV secolo ed è costruito soprattutto di materiali quali mattoni, malte e intonaci. L’altro oggetto è il castello barocco di Dornava, in Slovenia, che presenta elementi dominanti in pietra scolpita e cemento situati negli spazi all’aperto dei suoi giardini. Questi materiali storici sono stati usati per la caratterizzazione, la progettazione e la verifica dei nuovi prodotti. Entrambi gli oggetti sono esposti al clima continentale dell’Europa centrale, ma alcune prove dei prodotti HEROMAT sono anche state condotte sulla costa adriatica e nella regione della Russia settentrionale. Siete soddisfatti dei risultati del vostro lavoro su queste opere d’arte? HEROMAT ha sviluppato nuove soluzioni efficaci e durature per la prevenzione del degrado dei beni culturali, permettendo di conservare al contempo la loro autenticità, funzionalità ed estetica, e offrendo ovvi vantaggi socioeconomici. Abbiamo prodotto un consolidante per i substrati carbonatici, un consolidante per i substrati silicatici, una soluzione fotocatalitica per gli oggettti del patrimonio culturale (mattoni, malte, intonaci, pietra), una metodologia per la valutazione delle proprietà di adesione della soluzione fotocatalitica sui substrati minerali porosi e una valutazione delle proprietà antifungine dei substrati minerali porosi. Inoltre, abbiamo anche prodotto relazioni di divulgazione, pubblicazioni in riviste scientifiche e un sito web del progetto. Siamo molto soddisfatti di questi risultati. I nostri nuovi prodotti sono ecocompatibili e molto compatibili con i materiali storici, promettendo quindi una riduzione dei costi per la manutenzione dei beni culturali immobili. Abbiamo effettuato il monitoraggio dei nostri casi di studio in due cicli – subito dopo l’applicazione e a distanza di 12 mesi – e i risultati sono incoraggianti per la futura commercializzazione. Che tipo di materiali avete scelto e per quale motivo? I materiali prodotti nel progetto HEROMAT sono completamente naturali e rispettano gli altissimi requisiti dei materiali storici oggetto dei casi di studio, ovvero mattone, argilla, malta, intonaco, pietra, cemento. Fin dall’inizio, sono stati selezionati due tipi di materiali: i consolidanti e i rivestimenti fotocatalitici. Questi sono stati progettati, sviluppati e prodotti passo per passo, seguendo varie fasi di verifica e di valutazione della compatibilità. I tre materiali sono basati sull’acqua e quindi non nocivi per l’ambiente. Come avete valutato il loro impatto ambientale? La valutazione dettagliata è stata eseguita in diverse fasi del progetto. Un pacchetto di lavoro era dedicato allo studio dell’impronta ambientale dei nuovi materiali protettivi prodotti e alla valutazione della loro ecocompatibilità. Lo studio era basato sulla tecnica di analisi del ciclo di vita LCA (life ycle assessment). Sono stati identificati i modelli LCA esistenti per i materiali protettivi, sono stati sviluppati modelli dalla culla alla tomba per ogni formulazione e, infine, è stato progettato uno strumento multidecisionale per la selezione dei migliori materiali di protezione. Le impronte ambientali del consolidante carbonitico e della soluzione fotocatalitica sono risultate relativamente basse; entrambi i prodotti possono essere considerati ecocompatibili rispetto al consumo energetico e alle emissioni di gas a effetto serra. Quali sono stati gli altri criteri per selezionare I materiali migliori? Confrontando le prestazioni con I dati relativi alla salute e alla sicurezza – che, secondo il nostro sondaggio, sono I due criteri più importanti per I restauratori e altre parti interessate – si potrebbe fare una prima considerazione su quali dei materiali disponibili siano I più adatti per il trattamento di una determinata opera d’arte. Sono anche indicate caratteristiche come la reversibilità, l’intervento minimo e la ri-trattabilità, in quanto informazioni importanti e aggiuntive sull’idoneità dei materiali. Nello strumento di supporto alle decisioni sono altresì state integrate raccomandazioni di pari, tecniche di applicazione, prezzo e disponibilità dei materiali, che potrebbero aiutare I restauratori e I soggetti interessati a prendere la loro decisione. Utilizzandoli, I responsabili decisionali possono facilmente confrontare I diversi materiali e, basandosi sulle tabelle di supporto, scegliere I materiali più adatti per il trattamento di determinati oggetti del patrimonio culturale immobile. A questo proposito, quali oggetti storici possono essere restaurati impiegando la vostra tecnologia? Oltre ai due casi di studio di beni storici situati in ambiente urbano e rurale con clima continentale, I nostri prodotti sono stati applicati al castello di Petrovaradin sul Danubio, a Novi Sad in Serbia, e anche per il consolidamento degli affreschi nella chiesa di St. Vincenta in Istria, Croazia. I prodotti finali di HEROMAT potrebbero essere applicati per il restauro e la protezione di una vasta gamma di beni culturali immobili in Europa, nonché nell’ingegneria civile moderna, dove il rivestimento fotocatalitico potrebbe notevolmente allungare la vita e l’aspetto estetico degli strati colorati degli edifici moderni, soprattutto in ambienti fortemente inquinati come le città con molto traffico. Avete piani commerciali per I vostri materiali? Se sì, quali? Il prossimo passo consiste nella preparazione del lancio dei tre prodotti finali HEROMAT sui mercati regionali ed europei, soprattutto in Italia, Germania e altri paesi dove occorrono urgentemente soluzioni avanzate. Inoltre, I nostri prodotti dovrebbero essere commercializzati anche in Russia (uno dei partner di HEROMAT è l’Università NArFU di Arkhangelsk, Federazione russa). I nostri prodotti saranno presentati alla nostra rete di restauratori, dedicando anche particolare attenzione all’utilizzo del rivestimento fotocatalitico nel settore dell’edilizia moderna. HEROMAT Finanziato nell’ambito di FP7-NMP Pagina web del progetto su CORDIS Sito web del progetto

Paesi

Serbia