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Tendenze scientifiche: La NASA si avvicina più che mai al Sole per svelare alcuni dei suoi misteri

La NASA ha lanciato una nuova sonda che si avvicinerà al sole più che in qualsiasi altra precedente missione spaziale.

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Il 12 agosto, un veicolo spaziale delle dimensioni di un’automobile, noto come Parker Solar Probe, è decollato da Cape Canaveral, in Florida, a bordo del Delta IV Heavy, uno dei razzi più potenti al mondo. La sonda si immergerà profondamente nell’atmosfera esterna della nostra stella, la cosiddetta corona, per indagare sui complessi campi magnetici che la circondano. «Stiamo studiando il Sole da decenni, e ora finalmente lo andremo a trovare», ha affermato Alex Young, direttore associato per la scienza presso la Divisione di scienze eliofisiche del Goddard Space Flight Center della NASA a Greenbelt, nel Maryland, in un notiziario sul sito web della NASA. L’influenza dell’attività solare sulla Terra è nota come meteorologia spaziale. Comprendere il sole stesso risulta fondamentale per comprendere le origini della meteorologia spaziale. Ciò contribuirà alla nostra capacità di prevedere eventuali importanti eventi meteorologici spaziali che potrebbero avere un impatto sulla vita sulla Terra. «L’energia del Sole è sempre presente nel nostro mondo», ha spiegato il dott. Nicky Fox, scienziato del progetto Parker presso l’Applied Physics Lab della Johns Hopkins University a Laurel, nel Maryland. «E anche se il vento solare è invisibile, noi riusciamo a vederlo circondare i poli come aurore meravigliose, rivelando l’enorme quantità di energia e particelle che si riversano nella nostra atmosfera. Non abbiamo una buona comprensione dei meccanismi che guidano quel vento verso di noi, ed è proprio quello che stiamo andando a scoprire». Misteri datati sul comportamento del sole si stanno incrinando Utilizzando strumenti all’avanguardia, la sonda Parker studierà il sole sia a distanza che direttamente all’incirca per i prossimi 7 anni. Nello specifico, esplorerà la fisica della corona, il luogo in cui gran parte dell’importante attività che interessa la Terra sembra originarsi. Sorprendentemente, la corona è più calda rispetto alla superficie effettiva del Sole. Gli scienziati non riescono a comprendere appieno i meccanismi alla base di questo super riscaldamento. Allo stesso modo, la corona è la sede in cui il vento solare acquisisce la sua notevole velocità di spinta, soffiando via attraverso il sistema solare a oltre 500 km/s. Il veicolo spaziale campionerà direttamente i campi particellare, magnetico ed elettrico della corona nel tentativo di risolvere questi enigmi. La sonda Parker alla fine arriverà alla sua posizione più vicina al sole, a circa 6,16 milioni di km dalla corona. «Mi rendo conto che potrebbe non sembrare così vicino, ma immaginiamo che il Sole e la Terra si trovino a un metro di distanza. La Parker Solar Probe sarebbe a soli 4 cm di distanza dal Sole», ha dichiarato il dott. Fox alla «BBC». «Saremo anche il più veloce oggetto di sempre creato dall’uomo, viaggiando intorno al Sole a velocità fino a 690 000 km/h …, in pratica come da New York a Tokyo in meno di un minuto!» Ma come farà la sonda Parker a sopravvivere a temperature che sciolgono facilmente l’acciaio? La NASA ha costruito un impressionante scudo termico in carbonio composito che mantiene la temperatura interna del mezzo più o meno alla temperatura ambiente. Citato nella stessa notizia della NASA, Thomas Zurbuchen, amministratore associato per la direzione della missione scientifica presso la sede della NASA, ha affermato: «Studiando la nostra stella, possiamo imparare di più non solo sul Sole, ma anche su tutte le altre stelle presenti nell’intera galassia, sull’universo e persino sugli inizi della vita.»

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Stati Uniti