Secondo Prodi il 5PQ è un segnale positivo
Anche se l'Europa ha ancora molta strada da percorrere lungo il cammino dello sviluppo tecnologico, il Quinto programma quadro di RST è un segnale positivo che dovrebbe essere incoraggiato. Questo è quanto emerge da un discorso pronunciato da Romano Prodi, designato dagli Stati membri dell'Unione europea quale Presidente della Commissione. Nel suo secondo discorso, pronunciato davanti al Parlamento europeo a Strasburgo il 4 maggio, Prodi ha sottolineato che per affrontare efficacemente il problema della disoccupazione e del futuro delle giovani generazioni, le appropriate politiche macroeconomiche vanno accompagnate da un altrettanto lungimirante ventaglio di azioni microeconomiche. Secondo Prodi queste misure devono comprendere un ulteriore particolare impegno nei seguenti settori: - formazione di tutte le risorse umane; - innalzamento degli investimenti in ricerca e sviluppo; - sviluppo della Società dell'informazione. "Da un lato la gran parte degli indicatori della produzione scientifica e tecnologica mostrano una performance europea sostanzialmente in linea con quella degli Stati Uniti. Dall'altro lato, l'Europa mostra una struttura produttiva assai più debole di quella americana, nei settori più innovativi e ad alta tecnologia" ha affermato Prodi. Pur avendo riconosciuto che resti molta strada da percorrere, Prodi tuttavia ritiene che l'Europa si sia già messa in movimento. "Anche sul versante delle politiche europee a sostegno del progresso tecnologico, vi sono alcuni segnali positivi che è necessario coltivare: il riferimento va soprattutto al Quinto programma quadro volto a consolidare il rapporto tra ricerca e piccole e medie imprese (PMI)" ha dichiarato Prodi. Inoltre Prodi ha sottolineato che dobbiamo dare forza e concretezza all'opzione "sviluppo sostenibile", facendo sempre più della qualità ambientale uno dei segni distintivi del modello sociale ed economico europeo e un positivo fattore di innovazione.