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Presentata a Busquin la relazione politica su "Donne e scienza"

Negli ultimi anni, in molti Stati membri, è notevolmente aumentata la consapevolezza della scarsa rappresentanza delle donne nella scienza. La Commissione europea sta affrontando tale problematica a livello europeo e nel 1997 ha varato un'iniziativa su "Donne e scienza" nell'a...

Negli ultimi anni, in molti Stati membri, è notevolmente aumentata la consapevolezza della scarsa rappresentanza delle donne nella scienza. La Commissione europea sta affrontando tale problematica a livello europeo e nel 1997 ha varato un'iniziativa su "Donne e scienza" nell'ambito della preparazione del quinto programma quadro. Uno dei successivi interventi della Commissione è consistito nell'insediamento di un gruppo di dodici esperti donna, cui è stato chiesto di elaborare una relazione politica sulle misure da adottare per la promozione delle donne nella scienza. A novembre del 1999, il gruppo ETAN (European Technology Assessment Network) (Rete integrata nel campo della valutazione delle scelte scientifiche e tecnologiche a livello europeo), presieduto da Mary Osborn, ha presentato la relazione al commissario della Ricerca Philippe Busquin. La relazione è stata inoltre esposta nel corso di un incontro di pubblici dipendenti nazionali, svoltosi ad Helsinki, e promette di costituire la base di un più ampio dibattito politico in Europa. Il 4 e 5 aprile 2000 la Commissione organizzerà una conferenza pubblica per discutere il tema con tutte le parti interessate. Il commissario Busquin ha espresso il proprio impegno ad ottenere una maggiore partecipazione delle donne alla scienza ed ha affermato: "Sono fermamente impegnato su questo fronte e concordo con le autrici della relazione in merito al grave sottoutilizzo delle potenzialità delle donne nella scienza europea, soprattutto nelle posizioni di maggiore responsabilità. Deploro inoltre la mancanza di affidabili statistiche sulla situazione femminile ed il fatto che molte donne altamente qualificate lascino il mondo scientifico nel corso della loro carriera. Oltre agli sforzi già in atto nell'attuale programma quadro per la ricerca, ritengo che il sesto programma quadro per la ricerca possa rappresentare una sede adeguata in vista di rafforzare l'attuazione del principio dell'integrazione della dimensione delle pari opportunità per le donne e gli uomini in tutte le politiche e azioni". La relazione raccomanda, tra l'altro, i seguenti interventi: attrarre più giovani alla scienza; incoraggiare le donne a presentare le loro candidature per borse di studio e per posti di maggiore responsabilità; tentare di migliorare le statistiche sulla situazione femminile; accesso agli atti pubblici; valutare e raggiungere la parità uomo-donna nel mondo accademico; sostenere le reti di donne scienziato; agevolare il ritorno del genitore alla scienza dopo una pausa nella carriera; integrazione della dimensione delle pari opportunità per le donne e per gli uomini nelle istituzioni e negli organismi di ricerca.

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