Una relazione delinea le strategie degli Stati membri nel settore della società dell'informazione
È stata pubblicata una relazione che offre una rassegna delle strategie adottate dagli Stati membri nel settore della società dell'informazione. L'opera costituisce parte del progetto ESIS (Indagine europea sulla società dell'informazione) il quale a sua volta rientra nel programma PROMISE della DG Società dell'informazione. Le indicazioni in essa contenute mirano ad offrire uno strumento per il benchmarking, la conoscenza, la comunicazione, il partenariato e la promozione di esempi di migliori prassi. La relazione fungerà anche da utile mezzo di orientamento per tutti i principali protagonisti e favorirà la promozione della società dell'informazione in Europa. Tale relazione evidenzia il fatto che la società dell'informazione rappresenta oggi una delle massime priorità per i governi dell'Unione europea e sottolinea che tutti gli Stati membri hanno dedicato importanti risorse per accrescere la sensibilizzazione, sviluppare le infrastrutture, definire quadri normativi, istituire programmi di formazione professionale ed investire in iniziative pilota relativamente alle applicazioni ed ai servizi. Il documento osserva inoltre che tali sforzi aumenteranno sostanzialmente negli anni futuri, con l'allocazione di importanti risorse finanziarie, ed afferma che le nuove politiche pubbliche in materia di società dell'informazione sono più integrate e coerenti. Diventa sempre più evidente che le tecnologie dell'informazione e della comunicazione (TIC) abbiano un impatto considerevole sull'organizzazione e sul funzionamento della società. È quindi necessario prendere in considerazione, in modo coordinato, le conseguenze delle TIC in tutti i settori delle politiche pubbliche. La relazione è stata redatta nell'ottica dell'iniziativa "e-Europe" e dell'importanza che quest'ultima dedica alla raccolta dei dati e al benchmarking degli sviluppi della società dell'informazione. "e-Europe" riconosce il ruolo centrale che dovrà essere svolto dagli Stati membri dell'UE non solo per il raggiungimento degli obiettivi del Consiglio europeo di Lisbona, ma anche per l'individuazione di ulteriori finalità, la messa a disposizione di risorse finanziarie adeguate e l'eliminazione degli ostacoli allo sviluppo della società dell'informazione.