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Towards construction of a comprehensive map of amyloid-ligand interactions: (-)-Epigallocatechin 3-Gallate and insulin amyloid

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Prodotti per ridurre la formazione di fibrille nell’Alzheimer

La disposizione anomala delle fibrille – sottili filamenti – di proteine forma le cosiddette strutture di amiloidi. A differenza di altre proteine fibrose, queste strutture non svolgono un ruolo utile e sono associate all’insorgenza di malattie come il morbo di Alzheimer e il diabete di tipo 2.

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Le ricerche più recenti hanno indicato nell’(-)-Epigallocatechina 3-Gallato (EGCG), che tra l’altro è un componente del tè verde, un possibile farmaco candidato per l’inibizione della formazione di fibrille e persino per la loro distruzione. La valutazione dell’idoneità dell’EGCG per la terapia farmacologica implica però test molto estesi. Un’iniziativa finanziata dall’UE ha studiato le interazioni tra EGCG e amiloidi dell’insulina. Il progetto EGCG+INSULIN= (Towards construction of a comprehensive map of amyloid-ligand interactions: (-)-Epigallocatechin 3-gallate and insulin amyloid) ha costituito e contribuito a finanziare il Gruppo di ricerca sugli amiloidi del Dipartimento di biotermodinamica e progettazione farmacologica dell’Istituto di biotecnologie di Vilnius, in Lituania. La ricerca condotta dal team EGCG+INSULIN= affronta un tema completamente nuovo per l’Istituto e prevede ampi studi biofisici sulla formazione delle fibrille di tipo amiloide e il test di possibili composti anti-amiloidogenici. In particolare, i ricercatori si sono concentrati sull’allungamento delle fibrille di tipo amiloide dell’insulina e sulla loro interazione con l’EGCG. I dati hanno mostrato che il processo può avere proprietà simili a una reazione enzimatica e può essere descritto con la cinetica di Michaelis-Menten. Curiosamente e a differenza di quanto emerge da tutte le ricerche pubblicate su questo argomento, l’EGCG non ha inibito la formazione di fibrille di amiloidi Il team del progetto ha ampliato la sua ricerca per studiare altre proteine amiloidogeniche e potenziali inibitori delle piccole proteine. Sono stati testati 265 composti come inibitori della formazione di fibrille di tipo amiloide di insulina, betamiloide (Abeta), alfa-sinucleina e proteina prionica di topo (MoPrP). Cinque sono stati identificati come eccezionali inibitori della formazione di fibrillina dell’insulina, quattro inibivano la fibrillazione di alfa-sinucleina e uno rallentava l’aggregazione di MoPrP. Gli approfondimenti sulle interazioni tra EGCG e amiloidi di insulina hanno fornito una preziosa piattaforma di conoscenze per approfondire gli studi sul modo in cui l’EGCG influisce sullo sviluppo del diabete di tipo 2 e sulle malattie neurodegenerative.

Parole chiave

Formazione di fibrille, amiloide, diabete di tipo 2. EGCG

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