I dottorati scientifici e tecnologici diventano nuovi indicatori dell'innovazione
Il numero di dottorati scientifici e tecnologici assegnati nell'UE è stato aggiunto ad una lista di indicatori strutturali, utilizzati dalla Commissione per determinare in che misura l'UE ha raggiunto l'obiettivo prefissato a Lisbona di divenire l'economia basata sulla conoscenza più competitiva e dinamica del mondo. In una comunicazione, adottata il 30 ottobre dalla Commissione, sono stati sommati alla lista un totale di nove nuovi indicatori, mentre otto sono stati soppressi. Gli indicatori devono essere utilizzati in una relazione di sintesi, che sarà presentata al Consiglio europeo nella primavera 2002. Tali indicatori consentono un confronto tra gli Stati membri e le altre economie sviluppate e nel contempo evidenziano i settori nei quali sono necessari ulteriori sforzi e maggiore azione politica. "Dottorati scientifici e tecnologici" va così ad aggiungersi a "spesa pubblica per l'istruzione", "spesa per ricerca e sviluppo (R&S)", "livello di accesso ad Internet", "brevetti" e "capitale di rischio" nel gruppo di indicatori impiegati per determinare i progressi registrati nel campo dell'innovazione. Altre sottocategorie sono l'occupazione, la riforma economica, la coesione sociale ed una nuova voce, "aspetti ambientali dello sviluppo sostenibile", che utilizzerà i seguenti indicatori: "emissioni di gas ad effetto serra", "intensità energetica dell'economia", "volume dei trasporti in rapporto al PIL", "suddivisione modale dei trasporti", "qualità dell'aria dei centri urbani" e "rifiuti comunali". L'aggiunta della sezione dedicata all'ambiente rispecchia i risultati del Consiglio di Goteborg del giugno 2001, nel corso del quale lo sviluppo sostenibile è stato dichiarato una priorità dell'UE.