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Prodi chiede una migliore diffusione transnazionale dell'innovazione

Il presidente della Commissione europea, Romano Prodi, ha invitato l'Europa a trarre vantaggio dalle grandi capacità che essa possiede nel settore della ricerca accademica e di base, per migliorare la diffusione transnazionale dell'innovazione. Durante il suo discorso all'In...

Il presidente della Commissione europea, Romano Prodi, ha invitato l'Europa a trarre vantaggio dalle grandi capacità che essa possiede nel settore della ricerca accademica e di base, per migliorare la diffusione transnazionale dell'innovazione. Durante il suo discorso all'Instituto de Emprese a Madrid (Spagna), dove il 7 febbraio gli è stato conferito il dottorato honoris causa in economia aziendale, Prodi ha affrontato questioni come la "rinascita dell'imprenditore", le barriere che ostacolano l'imprenditorialità nell'UE e, di conseguenza, il minore livello di iniziativa imprenditoriale nell'UE rispetto agli Stati Uniti. Il Presidente ha affermato che "l'Unione si dimostra particolarmente forte nella ricerca accademica e di base, ma i ricercatori europei e le aziende non traggono sufficiente vantaggio dalle loro conoscenze specifiche in materia di tecnologie di frontiera". Prodi ha proseguito evidenziando la scarsità di capitale di rischio e la mancanza di integrazione nel mercato finanziario tra le cause che hanno determinato la scarsa diffusione dell'innovazione. Egli ha aggiunto che l'assenza di un brevetto comunitario scoraggia le società imprenditoriali ad intraprendere attività innovative. Allo scopo di rendere più imprenditoriale l'Europa, bisognerebbe avvalersi dell'istruzione per insegnare valori come la creatività, l'assunzione del rischio e la responsabilità, ha affermato Prodi. Secondo il Presidente, "i vari livelli d'istruzione dovrebbero tutti attribuire maggiore importanza ai valori imprenditoriali". In riferimento alla lentezza con cui nascono le nuove imprese nell'UE, Prodi ha criticato i requisiti richiesti dai governi perché ostacolano il processo. Citando uno studio recente, il Presidente della Commissione ha rivelato che, in molti paesi dell'UE, un imprenditore deve attendere più di 50 giorni e pagare una cifra superiore a 4.000 USD (pari a circa 4.585 euro) per acquisire tutti i permessi necessari, mentre un imprenditore statunitense può completare la procedura in quattro giorni, pagando solo 200 USD (pari a circa 229 euro). Egli ha aggiunto che le migliori prassi esistono anche nell'UE, sottolineando gli esempi di Danimarca, Svezia e Regno Unito. Prodi ha dichiarato che la Commissione ha un importante ruolo da svolgere nell'eliminare le barriere nazionali e stabilire nuove regole comuni. La missione che l'Esecutivo dovrà assumere, almeno a livello economico, è "di promuovere la costruzione di uno spazio ampio e vitale a sostegno dell'imprenditorialità". Prodi ha citato l'imminente Consiglio di Barcellona, che avrà luogo a marzo, durante il quale la Commissione farà pressione per aumentare gli investimenti nelle conoscenze e in un approccio più integrato alla ricerca e all'innovazione. Altre priorità sono costituite dall'ulteriore sviluppo delle politiche per l'occupazione, nonché da nuove riforme e investimenti in settori fondamentali per il collegamento in rete. "Sono fermamente convinto che questa vasta strategia punti a rafforzare le ambizioni imprenditoriali dell'Europa e a trasformarle in realtà", ha dichiarato Prodi, aggiungendo che a Barcellona chiederà "ai capi di Stato e di governo di raggiungere un accordo politico su tali questioni".

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