Nuovi rivestimenti per le ali degli aeromobili in materiali compositi
Per rendere i velivoli più leggeri e, di conseguenza, ridurne il consumo di carburante, i progettisti del settore aerospaziale si stanno interessando con sempre maggiore attenzione ai materiali compositi che, sebbene offrano alcuni vantaggi, tra cui un elevato rapporto resistenza-peso, una bassa densità e bassi coefficienti di espansione termica, sono soggetti a danni come qualsiasi altro materiale. Un esempio tipico di danno è l’erosione dovuta agli agenti atmosferici o la fatica termomeccanica causata dall’esposizione prolungata a temperature elevate ad alta quota. Il progetto COMPOCOAT (Coatings for composite aero-engine structures), finanziato dall’UE, ha sviluppato nuovi rivestimenti a base di alluminio per proteggere i bordi d’attacco metallici dall’erosione e le ali in materiali compositi dalla fatica termica. Questa nuova tecnologia, basata sulla famiglia di prodotti CompoSurf dell’azienda TWI, comprende materiali di rivestimento delle superfici depositati mediante un processo di metallizzazione a spruzzo. I numerosi test condotti nell’ambito dell’iniziativa hanno dimostrato la capacità di questi rivestimenti di elevata qualità di creare una superficie scabra in grado di resistere all’usura, all’erosione e alla corrosione. Oltre alla tecnologia per la protezione delle superfici, i ricercatori hanno adottato un processo di giunzione per ottenere un legame ad alta resistenza tra la struttura composita e il bordo d’attacco metallico. È stata testata una tecnica di saldatura mediante laser che potrebbe essere impiegata per la giunzione del bordo d’attacco senza ripercussioni negative dal punto di vista termico sul materiale composito. I rivestimenti avanzati sono in grado di ridurre la resistenza aerodinamica sulle superfici delle ali e, di conseguenza, il consumo di carburante.