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L'UNICE discute con il Premier greco il divario nella realizzazione degli obiettivi di Lisbona

Il "divario esistente fra l'adozione e la concreta realizzazione" degli obiettivi di Lisbona figurava fra le questioni più importanti all'ordine del giorno di una riunione tenutasi il 28 gennaio fra Philippe de Buck, segretario generale della Confindustria europea (UNICE) e Co...

Il "divario esistente fra l'adozione e la concreta realizzazione" degli obiettivi di Lisbona figurava fra le questioni più importanti all'ordine del giorno di una riunione tenutasi il 28 gennaio fra Philippe de Buck, segretario generale della Confindustria europea (UNICE) e Costas Simitis, attuale presidente del Consiglio europeo. De Buck ha sottolineato che la strategia di Lisbona, volta a fare dell'Europa l'economia basata sulla conoscenza più competitiva del mondo, entro il 2010, rappresenta il giusto cammino da intraprendere, ma ha aggiunto che i progressi compiuti sono tuttora scarsi. A marzo 2003 saranno trascorsi tre anni dall'adozione degli obiettivi di Lisbona, e l'UNICE ritiene che non sono state ancora adottate misure fondamentali per il loro raggiungimento. Ulysses Kyriacopoulos, presidente della Federazione delle industrie greche, nonché vicepresidente dell'UNICE, intervenuto anch'egli alla riunione, ha indicato le iniziative che l'UE deve intraprendere per incrementare e mantenere la competitività. "È necessario che l'Europa adotti le seguenti misure, se non vuole essere superata a livello mondiale dalla concorrenza: eliminare gli eccessivi ostacoli alla flessibilità del mercato del lavoro con la partecipazione delle parti sociali, adeguare i sistemi formativi e didattici alle esigenze del mercato e promuovere l'imprenditorialità attraverso la semplificazione del contesto normativo. In aggiunta, auspichiamo l'introduzione della Giornata europea dell'imprenditorialità". Il primo ministro greco Costas Simitis ha ribadito alcune delle priorità che il suo paese intende perseguire nel corso del semestre di Presidenza dell'UE, finalizzate ad accelerare il processo avviato a Lisbona. Tali priorità includono il sostegno alla ricerca e sviluppo ed alle piccole e medie imprese, un maggiore accesso ai finanziamenti e la creazione di un brevetto europeo. Nel contempo, il presidente della Commissione Romano Prodi, in un discorso pronunciato dinanzi agli studenti dell'Istituto universitario europeo di Firenze (Italia), pur nella certezza di "rivolgersi a chi era già convinto della fondatezza di tale causa", ha tuttavia ribadito che se gli Stati membri "non attueranno un collegamento fra le attività di ricerca ed innovazione e le loro applicazioni commerciali, l'Europa continuerà a rimanere indietro rispetto ai suoi concorrenti".

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