Il settore europeo dell'high-tech mostra segni di crescita
Secondo alcune nuove statistiche compilate da Eurostat, la crescita dello 0,5-1 per cento registrata durante la seconda metà degli anni '90 ha permesso al settore europeo dell'high-tech di raggiungere i quattro milioni di addetti nel 2000. Il settore dell'alta tecnologia viene comunemente definito un insieme di attività industriali tecnologicamente all'avanguardia in termini di prodotti fabbricati e di processi produttivi utilizzati. Le industrie che rientrano in questa categoria cambiano nel corso del tempo con l'avanzare del progresso tecnologico. La prima metà degli anni '90 ha visto un calo occupazionale in questo settore pari ad oltre il 3 per cento l'anno. Oltre ad impiegare poco più quattro milioni di persone, l'industria dell'high-tech ha contribuito per quasi il 19 per cento al valore aggiunto complessivamente generato dall'industria manifatturiera (271 miliardi di euro). Come per qualsiasi altro settore, l'importanza del comparto dell'high-tech varia da paese a paese all'interno dell'UE. Nel 1999, tale settore occupava il 30 per cento degli addetti dell'industria in Irlanda, e più del 17 per cento in Francia, Finlandia, Svezia e Regno Unito nel 2000. Al contrario, in Spagna e Portogallo, il 7 e l'8 per cento della manodopera del settore manifatturiero lavorava in quest'industria. I dati rivelano che le industrie dell'high-tech sono dominate dalle grandi imprese, in misura molto maggiore rispetto all'industria manifatturiera nel suo complesso, e da una manodopera maschile. Le donne, infatti, rappresentano circa il 30 per cento degli addetti di questo settore nell'UE, cifra inferiore sia agli Stati Uniti che al Giappone. Anche questo dato, tuttavia, varia fra gli Stati membri dell'UE: le donne, infatti, rappresentano il 47 per cento dei lavoratori dell'high-tech in Portogallo, mentre non raggiungono il 20 per cento nei Paesi Bassi. Gli addetti del settore dell'alta tecnologia, siano essi uomini o donne, possiedono, in media, titoli di studio più elevati rispetto ai lavoratori dell'industria manifatturiera nel suo complesso o del resto dell'economia.
Paesi
Austria, Belgio, Germania, Danimarca, Grecia, Spagna, Finlandia, Francia, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Portogallo, Svezia, Regno Unito