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Con l'ultima sessione plenaria, il Comitato scientifico direttivo porta a termine il suo mandato

In occasione della sua ultima sessione plenaria del l0 e 11 aprile, il Comitato scientifico direttivo (CSD) della Commissione europea ha portato a termine la propria attività di consulenza scientifica, non prima, tuttavia, di aver formalizzato 19 pareri rimasti in sospeso e du...

In occasione della sua ultima sessione plenaria del l0 e 11 aprile, il Comitato scientifico direttivo (CSD) della Commissione europea ha portato a termine la propria attività di consulenza scientifica, non prima, tuttavia, di aver formalizzato 19 pareri rimasti in sospeso e due relazioni inerenti all'encefalopatia spongiforme bovina (BSE). Il CSD fu istituito sei anni fa, allo scopo di fornire assistenza alla Commissione e garantirle l'accesso alla migliore consulenza scientifica disponibile per questioni riguardanti la salute dei consumatori. Nel corso del suo mandato, il CSD ha richiesto la consulenza di oltre 200 esperti di 25 paesi, il cui risultato finale è stata l'adozione di ben 270 pareri. Sulla scorta di una consulenza così qualificata, la Commissione ha potuto, a sua volta, presentare più di 30 proposte di legge. Il compito di fornire consulenza scientifica alla Commissione in materia di sicurezza alimentare sarà ora affidato all'Autorità europea per la sicurezza alimentare (AESA). Costituita nel luglio del 2002, l'AESA ha gradualmente acquisito le necessarie competenze ed è ora pronta a rilevare le responsabilità del CSD. Tra i diciannove studi adottati durante l'ultima riunione del CSD figuravano anche due relazioni contenenti una sintesi dei pareri relativi alla BSE, nonché diversi pareri circa metodi alternativi per il trattamento di prodotti di origine animale, la sicurezza dei derivati da sego ed il nesso tra organofosfati e BSE. Un parere verteva sui casi di BSE nel Regno Unito verificatisi in seguito al rafforzamento delle misure contro l'uso delle farine animali, in vigore dal primo agosto 1996, nel quale si indicava che tali episodi non costituirebbero un rischio per i consumatori. Il comitato è stato inoltre concorde nel valutare il rischio geografico di BSE negli undici paesi seguenti: Paraguay, Uruguay, Brasile, Argentina, Cile, Costa Rica, Bielorussia, ex Repubblica jugoslava di Macedonia, Estonia, Lituania e Cipro. Nel settore dell'armonizzazione della verifica dei rischi, il comitato ha adottato un parere e numerose relazioni dettagliate su argomenti quali l'analisi del rischio quantitativo di agenti patogeni alimentari, la valutazione del rischio ecologico e la salvaguardia della qualità della vita nel procedimento di valutazione dei rischi.

Paesi

Macedonia del Nord, Argentina, Brasile, Cile, Costa Rica, Cipro, Estonia, Lituania, Paraguay, Uruguay