Secondo la direttrice della ricerca scientifica del governo bulgaro, i ricercatori del suo paese preferiscono gli strumenti di finanziamento comunitario tradizionali
In un'intervista rilasciata al servizio CORDIS della Presidenza greca, Albena Voutsova, direttrice della Ricerca scientifica presso il ministero bulgaro dell'Istruzione e della Scienza, ha dichiarato che una forte partecipazione dei ricercatori del suo paese al sesto programma quadro (6PQ) è probabile, ma soprattutto per quanto concerne progetti finanziati mediante gli strumenti tradizionali, a discapito di quelli introdotti di recente. La Voutsova giudica "molto proficua" la partecipazione dei ricercatori bulgari al 5PQ, che li ha visti coinvolti in oltre 250 progetti, e ritiene che quest'esperienza tornerà molto utile al suo paese per il 6PQ. "Le competenze acquisite, i partenariati e le conoscenze costituiranno una solida base per future attività [nell'ambito] del 6PQ", sostiene la Voutsova. "Ritengo che la partecipazione della Bulgaria sarà più efficace se sostenuta dagli strumenti tradizionali, grazie alla dimestichezza che abbiamo acquisito nel loro impiego. Essi sono infatti già stati utilizzati dai nostri scienziati, cosicché vi è una profonda conoscenza dei piani presentati". La Voutsova esclude, tuttavia, che la Bulgaria si mostrerà insensibile alle opportunità che le si offrono nel campo dei progetti integrati e delle reti di eccellenza. "Ciò non vuol dire che ignoreremo quelle partecipazioni che prevedono l'uso dei nuovi strumenti. Dobbiamo fare del nostro meglio per raggiungere una posizione dignitosa". Secondo la descrizione fornita dalla Voutsova, l'attuale panorama scientifico in Bulgaria comprende "numerosi attori nel campo della ricerca e dell'innovazione, con un livello di competenza ed esperienza diversificato". Diversi istituti di ricerca del paese sono stati riconosciuti quali Centri di eccellenza dalla Commissione europea.
Paesi
Bulgaria