I leader mondiali definiscono la propria visione della società dell'informazione
Responsabili politici e altre parti interessate provenienti da tutto il mondo si sono riuniti il 10 dicembre a Ginevra (Svizzera) in occasione della sessione d'apertura del Vertice mondiale sulla società dell'informazione. I relatori hanno definito le proprie aspettative nei confronti del vertice e hanno descritto i valori sui quali, a loro avviso, dovrebbe basarsi una società dell'informazione inclusiva. Alla conferenza sono state inoltre presentate le bozze dei testi di una dichiarazione di principi e di un piano d'azione. Il commissario per le Imprese e la Società dell'informazione Erkki Liikanen si è congratulato con i presenti per aver raggiunto un consenso equilibrato sulle bozze di testo. Egli ha accolto favorevolmente la nascita di una visione comune di società dell'informazione basata sui diritti fondamentali e sulla piena legittimazione dei gruppi svantaggiati. "Questo vertice fornirà nuovi incentivi ai cittadini di tutto il mondo. [.] Esso segna la definizione di una nuova frontiera estremamente diversa da quelle territoriali. Si tratta di un cyberspazio: un ambito delimitato solo dalla nostra creatività e immaginazione", ha affermato Liikanen. Intervenendo a nome dell'UE, il ministro italiano per l'Innovazione e le Tecnologie Lucio Stanca ha affermato che l'Unione crede fermamente che i valori dei diritti umani e delle libertà fondamentali debbano rappresentare i capisaldi di una società dell'informazione per tutti. Stanca ha aggiunto che la seconda fase del vertice, che si terrà in Tunisia, potrà avere successo soltanto "se i due attori principali della società dell'informazione, vale a dire la società civile ed il settore privato, verranno pienamente e profondamente coinvolti nelle attività e nei dibattiti preparatori". Kofi Annan, segretario generale delle Nazioni Unite, ha sottolineato che i delegati devono rammentare a sé stessi che hanno un ruolo attivo da svolgere nella configurazione della società dell'informazione e che devono affrontare la sfida "quali artefici del [proprio] destino". "Questo vertice è unico: mentre la maggior parte delle conferenze mondiali è incentrata sull'analisi delle minacce globali, esso valuterà come utilizzare al meglio un nuovo patrimonio universale. [.] Tuttavia, proprio mentre si discute del potere tecnologico, si avverte l'esigenza di ricordare chi lo detiene. Se è vero che sarà la tecnologia a definire il futuro, non bisogna dimenticare che sono le persone a definire la tecnologia", ha affermato Annan. Il presidente del Mozambico Joaquim Alberto Chissano ha fornito la prospettiva di un paese in via di sviluppo. Egli ha sottolineato che le questioni concernenti la lingua, la cultura, la religione e il dialogo fra i popoli civili devono occupare una posizione di primo piano nello sviluppo di una società dell'informazione. "In Africa, la società dell'informazione non sarebbe completa se espressioni culturali quali il canto, la danza e l'arte non venissero incluse. Esse recano messaggi istruttivi e formativi e trasmettono conoscenze tradizionali di vitale importanza", ha concluso Chissano.