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Nuovi strumenti migliorano le sostanze nutritive agricole e la gestione idrica

Un gruppo di ricercatori finanziato dall’UE ha sviluppato nuovi strumenti e servizi di mappatura per aiutare gli agricoltori a gestire la distribuzione di sostanze nutritive e di acqua ai propri campi, promuovendo in tal modo l’agricoltura sostenibile.

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La produzione vegetale intensiva contribuisce a fornire un approvvigionamento sicuro di cibo a prezzi accessibili, ma consuma grandi quantità di acqua e inquina il suolo. Per continuare ad alimentare una popolazione in crescita senza compromettere l’ambiente o la salute pubblica, urgono metodi di gestione e produzione delle colture più sostenibili. Per agricoltura sostenibile si intende un’ottimizzazione della produzione e del reddito degli agricoltori con il minimo impiego di elementi esterni, quali acqua di irrigazione, sostanze nutritive, energia, pesticidi ed erbicidi. Il progetto FATIMA ha affrontato queste sfide sviluppando strumenti operativi per l’agricoltura di precisione su larga scala e creando una comunità specifica di parti interessate. Agricoltura di precisione per una maggiore efficienza I ricercatori hanno lavorato con gli agricoltori, i gestori e i responsabili decisionali del settore agroalimentare per sviluppare una serie di mappe a scala diversa, dal livello di azienda agricola a quello di bacino idrografico. Il progetto ha sviluppato strumenti per l’agricoltura di precisione utilizzando dati di osservazione della Terra e reti di sensori wireless adattati alle esigenze locali, impiegandoli poi sul campo. «Abbiamo creato mappe ad alta risoluzione per determinare i requisiti in termini di sostanze nutritive e acqua, in modo che gli agricoltori possano regolare le quantità a loro necessarie ed evitare la sovrafertilizzazione, risparmiando acqua», afferma il prof. Alfonso Calera, coordinatore del progetto. Nell’arida regione spagnola de La Mancia, ad esempio, l’obiettivo dei partner era garantire un utilizzo efficiente di acqua e fertilizzanti, mentre nella regione austriaca del Marchfeld ci si è principalmente incentrati sui problemi di qualità dell’acqua dovuti all’agricoltura intensiva. La Tessaglia, in Grecia, è stata dichiarata una regione vulnerabile a causa dell’inquinamento da nitrati della falda freatica. Un sistema di informazione geografica pubblicato su Internet (o webGIS) fornisce alle parti interessate l’accesso agli strumenti online. È possibile inoltre scaricare guide esaustive sul monitoraggio delle colture, la gestione della zonazione e il bilancio dell’azoto. «Il webGIS di FATIMA è una piattaforma con un’app dedicata per telefoni cellulari, AgriSat, con cui le PMI possono raggiungere potenziali clienti con nuovi strumenti di mappatura e gli agricoltori possono trovare soluzioni su misura per le proprie esigenze», spiega il prof. Calera. Un altro sviluppo interessante è l’analisi costi-benefici a livello di azienda agricola, uno strumento complementare che aiuta gli agricoltori a decidere la tecnologia da adottare o il servizio da comprare. Questo strumento consente agli agricoltori di valutare da un lato la redditività dell’azienda agricola e dall’altro la fattibilità economica del servizio specifico offerto da FATIMA. Adozione di nuove tecnologie La costellazione multisensore sviluppata, che è stata costruita dai satelliti di COPERNICUS Sentinel 2a e 2B insieme a Landsat 8, offre uno strumento unico al fine di fornire «intelligence» per attuare la fertilizzazione operativa a tasso variabile. Tra le sue principali caratteristiche figura un’alta ripetitività temporale, che rende possibile seguire la vegetazione durante la fase critica rivelando le interazioni tra suolo, acqua e azoto. Inoltre, la sua elevata risoluzione spaziale (10 m) è adattata alla scala di applicazione spazializzata dei fertilizzanti ed è dotata di un interessante contenuto spettrale per la caratterizzazione dello stato di azoto delle piante. FATIMA ha anche esaminato le preferenze degli agricoltori e la loro disponibilità ad adottare nuove tecnologie di mappatura nel breve termine, nonché nuovi metodi di produzione sul lungo periodo. Secondo il prof. Calera, «abbiamo condotto indagini e gruppi di controllo su sette aree pilota e analizzato i risultati relativi alle strategie a breve termine e a lungo termine». Ciò ha portato all’identificazione delle condizioni specifiche ritenute necessarie per far fiorire i servizi di FATIMA a seguito del completamento del progetto. «Fra queste, dimostrare e convalidare con successo gli strumenti attraverso gli utenti principali, raggiungere una massa critica di utenti coinvolti e ottenere riconoscimento e sostegno da parte della politica e dei responsabili decisionali», afferma il prof. Calera. In definitiva, l’agricoltura di precisione (ossia l’ottimizzazione della gestione degli elementi esterni secondo i requisiti in termini di sostanze nutritive e acqua, come caldeggiato da FATIMA) è solo il primo passo verso un’agricoltura più sostenibile. «Nel lungo periodo sono inoltre necessari cambiamenti nelle pratiche agricole quali la rotazione delle colture, l’agricoltura conservativa e la trasformazione dei sistemi di produzione in senso sostenibile», sottolinea il prof. Calera.

Parole chiave

FATIMA, acqua, sostanza nutritiva, azienda agricola, mappatura, webGIS

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