Gli accademici del Regno Unito si mobilitano per proteggere la commissione per la scienza e la tecnologia
Numerose rinomate personalità accademiche del Regno Unito hanno firmato una lettera per chiedere al governo britannico di non abolire la commissione parlamentare ristretta per la scienza e la tecnologia. I recenti cambiamenti nell'organizzazione dei ministeri britannici hanno comportato il trasferimento dell'attività dell'Ufficio per la scienza e l'innovazione al ministero per l'Innovazione, le università e le competenze. Il ministero sarà valutato da una commissione ristretta ministeriale e i firmatari temono che questo possa portare all'eliminazione della commissione ristretta per la scienza e la tecnologia. «Questa commissione svolge una notevole attività di importanza cruciale nell'esame di questioni scientifiche e dell'utilizzo di dati nei ministeri e negli enti governativi» afferma la lettera, che cita recenti indagini in materia di embrioni ibridi/chimera, nanotecnologia, futuro della ricerca medica, impatto della legislazione UE sulla risonanza magnetica (MRI), pubblicazione con accesso aperto, cattura del carbonio e spazio. «Così come nella scienza è importante la revisione tra pari, lo è altrettanto un'adeguata sorveglianza dell'uso della scienza nell'attività politica» continua la lettera. Tra i firmatari si contano quattro vincitori britannici di premi Nobel. «Questa lettera è firmata dai presidenti della Royal Society e della Royal Academy of Engineering, nonché da numerosi vincitori di premi Nobel. Il loro parere è indiscutibile. La Camera dei comuni deve mantenere un controllo adeguato della scienza», ha dichiarato Peter Cotgreave, Direttore dell'iniziativa «Campaign for Science and Engineering in the UK» (CaSE).
Paesi
Regno Unito