Secondo uno studio la caffeina può limitare il declino cognitivo nelle donne
Alcuni scienziati francesi e portoghesi hanno indicato che la caffeina potrebbe contribuire a proteggere le donne più anziane dal declino cognitivo. L'équipe ha utilizzato test di memoria e di logica per dimostrare che il declino cognitivo nelle donne di età pari o superiore ai 65 anni che bevevano quotidianamente più di tre tazze di caffè o tè con caffeina era più lento che in quelle che ne bevevano al massimo una. «La caffeina è uno psicostimolante che sembra limitare il declino cognitivo nelle donne», ha concluso una delle partecipanti al progetto, Karen Ritchie dell'Istituto nazionale francese per la ricerca sanitaria e medica (INSERM). Fattori quali età, disabilità, cure mediche e malattie cardiovascolari non sembrano influenzare i risultati. L'équipe non intende tuttavia consigliare alle donne più anziane di aumentare il loro consumo di caffè fin quando non saranno svolte ulteriori ricerche. «Pur avendo alcune idee sul funzionamento biologico del processo, dobbiamo comprendere meglio come la caffeina influenza il cervello prima di poterne promuovere l'assunzione come mezzo per limitare il declino cognitivo», afferma la dott.ssa Ritchie. Per quali ragioni la caffeina rallenterebbe il declino cognitivo nelle donne e non negli uomini? La dott.ssa Ritchie indica che le ragioni risiedono nella maggiore sensibilità delle donne alla caffeina. «Forse il loro corpo reagisce in modo diverso allo stimolante, oppure è possibile che la metabolizzino in maniera diversa», afferma. Nell'ambito dello studio quadriennale è stata condotta un'analisi di declino cognitivo, demenza incidente e assunzione di caffeina in 4 197 donne e 2 820 uomini di età pari o superiore a 64 anni abitanti in tre città francesi. I risultati sono stati pubblicati su «Neurology», la rivista dell'Accademia americana di neurologia (AAN).
Paesi
Francia, Portogallo