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La Piattaforma tecnologica per l'energia nucleare sostenibile presenta l'agenda strategica di ricerca

La Piattaforma tecnologica per l'energia nucleare sostenibile europea (SNE-TP), lanciata a settembre 2007, ha presentato la sua agenda strategica di ricerca (ASR) che delinea le priorità di ricerca e sviluppo (R&S) nel campo della scienza e della tecnologia per i prossimi 10 a...

La Piattaforma tecnologica per l'energia nucleare sostenibile europea (SNE-TP), lanciata a settembre 2007, ha presentato la sua agenda strategica di ricerca (ASR) che delinea le priorità di ricerca e sviluppo (R&S) nel campo della scienza e della tecnologia per i prossimi 10 anni. Si dà chiara priorità a due questioni: mitigare gli effetti dell'invecchiamento degli esistenti reattori ad acqua leggera e preparare una dimostrazione di reattori "Generazione-IV a neutroni veloci". La SNE-TP riunisce esperti provenienti dal mondo dell'industria, organizzazioni di ricerca, università e organizzazioni non governative, per coordinare gli sforzi all'interno di una visione comune per la ricerca, lo sviluppo e l'innovazione nei sistemi di energia nucleare. La piattaforma comprende 60 membri provenienti da 19 paesi europei. Secondo la Commissione europea, "l'energia nucleare, che attualmente fornisce il 31% dell'energia elettrica dell'UE, è un contribuente importante per lo sviluppo dell'economia a bassa emissione di CO2." Per raggiungere l'obiettivo di ridurre le emissioni di gas serra in Europa del 20% entro il 2020, e come parte degli sforzi per realizzare la società a bassa emissione di CO2 entro il 2050, la Commissione ha identificato i prospetti di R&S delle tecnologie chiave a bassa emissione di CO2 nel proprio piano strategico per le tecnologie energetiche (piano SET) a novembre dell'anno scorso. Questo piano individua nell'energia a fissione nucleare uno dei principali fattori per il raggiungimento degli obiettivi del 2020. I reattori a neutroni veloci possono moltiplicare la produzione di energia da una data quantità di uranio per un fattore superiore a 50. Secondo la ASR, è necessaria una nuova generazione di questi reattori per raggiungere gli attuali standard in materia di sicurezza, funzionamento e competitività. "Dal 2040 in poi," recita la ASR, "si prevede che questa nuova generazione di Reattori a neutroni veloci (Gen-IV) sarà operativa accanto all'avanzata Gen-III di reattori ad acqua leggera che si stanno costruendo adesso in Europa, mantenendo così l'attuale quota di un terzo di elettricità da nucleare in Europa." Sebbene lo sviluppo della prossima generazione di reattori sia chiaramente una priorità, il rapporto afferma che per il momento "è essenziale facilitare la costruzione di nuovi reattori Gen-III ad acqua leggera. La certificazione di progetto dovrebbe essere armonizzata in modo che i requisiti necessari per ottenere le licenze siano gli stessi in tutta Europa." Il rapporto identifica inoltre come priorità gli interventi per la gestione dei rifiuti, sottolineando l'importanza di usare noccioli e carburanti più efficienti per ottenere un rendimento ottimale e per minimizzare il volume e la longevità dei rifiuti. Si sottolinea inoltre l'importanza di una ricerca continuata sulle tecnologie di separazione e trasmutazione. Nel giro di dieci anni, recita il rapporto, si prevede che i primi depositi geologici per rifiuti nucleari ad alto livello saranno operativi nell'UE. La ASR delinea chiaramente gli obiettivi per lo sviluppo di altre applicazioni per la tecnologia nucleare che possano sostituire i processi industriali basati sui carburanti fossili, come la produzione di idrogeno su larga scala per sintetizzare fertilizzanti o per raffinare petrolio greggio. La ricerca nei settori dei materiali migliorati, nuova fabbricazione e processi di saldatura, sistemi innovativi di conversione di potenza, è inoltre prioritaria, così come il potenziamento della sicurezza e i carburanti innovativi, nonché i modelli computerizzati per simulazioni dettagliate del comportamento del reattore in una serie di scenari, da condizioni normali a condizioni di incidente. Il tema della sicurezza percorre tutta l'agenda. "La ricerca sulla sicurezza nucleare comprenderà la ricerca su fattori umani e organizzativi," si afferma nel rapporto. "La ricerca deve essere condotta anche per contribuire alla progettazione di reattori Gen-IV a neutroni veloci realmente sicuri." Il costo per il mantenimento delle infrastrutture di ricerca è alto. La ASR sottolinea che bisognerebbe istituire una rete di strutture complementari in tutta Europa; ciò comprende il rinnovamento delle strutture esistenti e la costruzione di nuove. Le nuove strutture comprendono impianti del ciclo del combustibile e strutture di ricerca nucleare su vastissima scala, come il Reattore per prova di materiali Jules Horowitz in Francia. Inoltre, la ASR tratta dell'importanza di istruzione e formazione, essendo fondamentale disporre di personale qualificato. "Il settore nucleare deve venire incontro al bisogno di rinforzare e sviluppare ulteriormente il proprio bacino di competenza, gestire le conoscenze attuali, e organizzare una rete di infrastrutture di ricerca," afferma il rapporto. Le attività di istruzione e formazione hanno un considerevole supporto da parte della European Nuclear Education Network (ENEN), finanziata nell'ambito dei programmi quadro dell'UE (dal 5°PQ al 7°PQ). La ASR, presentata questa settimana a Bruxelles, è accessibile al pubblico e tutti gli interessati sono invitati ad esprimere i propri commenti.

Paesi

Francia

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