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Contenuto archiviato il 2023-03-06

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Scienziati individuano il gene coinvolto nella soppressione tumorale

Grazie a un finanziamento dall'UE, un team di scienziati ha scoperto un gene che riveste un ruolo importante nell'impedire la formazione di tumori cancerosi. Le scoperte potrebbero condurre allo sviluppo di nuovi trattamenti per il cancro e di strumenti per la diagnostica per ...

Grazie a un finanziamento dall'UE, un team di scienziati ha scoperto un gene che riveste un ruolo importante nell'impedire la formazione di tumori cancerosi. Le scoperte potrebbero condurre allo sviluppo di nuovi trattamenti per il cancro e di strumenti per la diagnostica per determinare i trattamenti più efficaci. L'UE ha sostenuto lo studio attraverso il progetto CANCERDIP ("The use of methylated DNA immunoprecipitation (MeDIP) in cancer for better clinical management"), che è finanziato nell'ambito dell'area tematica "Salute" del Settimo programma quadro (7°PQ). Il gene in questione è coinvolto nella produzione di microRNA, piccoli frammenti di acido ribonucleico (RNA), che regolano i livelli di attività di altri geni attivandoli e sisattivandoli, e che nel passato sono stati implicati nella soppressione dei tumori. Ricerche precedenti avevano scoperto livelli insoliti di microRNA in una serie di diversi tipi di tumori cancerosi. In questo recentissimo studio, pubblicato sulla rivista Nature Genetics, scienziati di Finlandia, Portogallo, Spagna, Giappone e USA hanno eseguito lo screening di una serie di linee cellulari dei tumori colonrettali, endometriali e gastrici per scoprire le mutazioni genetiche che stanno dietro alla produzione di alcune proteine coinvolte nella produzione di microRNA. Le loro analisi hanno rivelato che due dei campioni presentavano mutazioni nel gene TARBP2. TARBP2 produce una proteina importante per la produzione di microRNA. Inoltre, gli stessi campioni presentavano livelli di microRNA insolitamente bassi. Tuttavia, inserendo una versione sana del TARBP2 nella cellula, i livelli di microRNA tornavano normali, dimostrando che la proteina prodotta dal gene TARBP2 è fondamentale per la produzione di microRNA. Esperimenti ulteriori hanno rivelato che il gene TARBP2 era mutato in un quarto dei 282 campioni di tumori umani esaminati. "È la prima volta che le alterazioni in un gene coinvolto nella produzione di microRNA si rivelano un componente importante in una grande quantità di tumori," ha commentato il dott. Manuel Esteller del Centro nazionale spagnolo per la ricerca sul cancro (CNIO). "Le cellule che presentano tali mutazioni, mostrano un espressione anomala di molti altri geni, perché TARBP2 agisce da "vigile", regolando l'attività di molti geni." Cosa importante, in passato era stato scoperto che i microRNA prodotti dal TARBP2 avevano la capacità potenziale di bloccare il tumore. Quando gli scienziati hanno analizzato i livelli di attività di vari geni oncogeni, questi sono risultati essere più alti nelle cellule con TARBP2 mutato. Tuttavia, se veniva aggiunta una versione sana del gene TARBP2 alla cellula, l'attività oncogena (e i livelli di microRNA) tornava normale. Questo suggerisce che i microRNA prodotti dal TARBP2 hanno un ruolo importante nella regolazione dell'attività di questi oncogeni. "Con questo studio siamo stati capaci di trovare un errore nella produzione di queste molecole [microRNA], ma una volta ricostituito il gene mutato, le cellule sono di nuovo capaci di produrre livelli normali di miRNA per regolare l'espressione di vari geni, tra cui parecchi oncogeni che non dovrebbero essere attivi in condizioni normali," ha detto Sonia Melo del CNIO. "Dato che il ripristino della produzione efficace di miRNA riesce a bloccare la crescita del tumore, queste scoperte risultano potenzialmente rilevanti per lo sviluppo di nuove strategie terapeutiche per il trattamento del cancro," scrivono gli scienziati. Il dott. Esteller spera che le nuove scoperte possano portare allo sviluppo di nuovi strumenti per prevedere la sensibilità dei tumori a determinati farmaci. "La presenza di mutazioni nel gene TARBP2 potrebbe permetterci di distinguere tra cellule sucettibili al trattamento e quelle che sono resistenti," fa notare. "Inoltre, aprono una nuova via per i ricercatori nelle scienze biomediche per scoprire nuovi geni oncogeni e soppressori di tumori, che agiscono sui microRNA e potrebbero incentivare nuove ricerche su farmaci innovativi che hanno questi geni come bersaglio." Infine, il dott. Esteller prevede che in futuro all'interno delle cellule cancerose saranno individuate molte altre mutazioni nei geni coinvolti nella produzione di microRNA. "È probabile che le mutazioni nel gene TARBP2 da noi individate rappresentino soltanto la cima dell'iceberg, e che sotto la superficie dell'oceano si celino altre mutazioni nei geni che fanno parte del meccanismo del microRNA, che contribuiscono allo sviluppo del cancro."

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