European Commission logo
italiano italiano
CORDIS - Risultati della ricerca dell’UE
CORDIS

Article Category

Notizie
Contenuto archiviato il 2023-03-06

Article available in the following languages:

Aggiornamento della relazione TEEB invita i governi a siglare il pacchetto sui cambiamenti climatici

L'iniziativa TEEB (Economics of Ecosystems and Biodiversity) ha pubblicato un aggiornamento della sua relazione del maggio 2008 sulla necessità economica di proteggere l'ecosistema mondiale. TEEB è uno studio a lungo termine, finanziato dall'UE, che combina le competenze di sc...

L'iniziativa TEEB (Economics of Ecosystems and Biodiversity) ha pubblicato un aggiornamento della sua relazione del maggio 2008 sulla necessità economica di proteggere l'ecosistema mondiale. TEEB è uno studio a lungo termine, finanziato dall'UE, che combina le competenze di scienziati, economisti e specialisti politici di tutto il mondo, per individuare le conseguenze specifiche in caso i governi dovessero mancare di sottoscrivere a dicembre a Copenaghen un accordo ambizioso sul cambiamento climatico. Scopo dello studio TEEB è di valutare i costi della perdita di biodiversità e il declino dei servizi dell'ecosistema ad esso associato a livello mondiale, nonché di confrontarli con i costi di una conservazione efficiente e un uso sostenibile. L'iniziativa è stata lanciata nel 2007 dalla Germania e dalla Commissione europea, soprattutto in risposta alla proposta del Gruppo degli otto (G8)+5 ministri per l'ambiente a Potsdam, in Germania. TEEB è ora ospitata dal programma per l'ambiente delle Nazioni Unite (UNEP) ed è sostenuta da varie organizzazioni nazionali e internazionali. La relazione presentata a maggio 2008 conteneva le prove di notevoli perdite economiche e un forte impatto negativo sul benessere dell'uomo (stimate tra 1,4 e 3,2 trilioni di euro l'anno), dovuti alla perdita continua di biodiversità e del degrado degli ecosistemi. La TEEB ha raccomandato ai governi di tenere in maggiore considerazione i vantaggi offerti dallo stoccaggio naturale del carbonio, nella compilazione del pacchetto finanziario per il carbonio delle foreste in vista del vertice di Copenaghen. L'aggiornamento della relazione contiene un'analisi dell'emergenza relativa alla scogliera corallina e il suo impatto sia sulla protezione delle coste che sulle economie locali. Gli scienziati della TEEB hanno scoperto che le scogliere coralline possono subire danni irreversibili in presenza di concentrazioni atmosferiche di biossido di carbonio (CO2) superiori a 350 parti per milione (ppm), ma le concentrazioni sono già molto al di sopra di questa soglia e stanno crescendo. Alla base di questo innalzamento ci sono soprattutto l'aumento delle temperature e l'acidificazione degli oceani. Secondo Pavan Sukhdev, a capo del progetto TEEB, le scogliere hanno un ruolo centrale nella difesa delle coste dalla furia di onde anomale (che ci si aspetta aumenteranno) e altri eventi meteorologici estremi. Stabilizzare i livelli di CO2 a 450 ppm potrebbe condannare all'estinzione questo ecosistema da miliardi di dollari e significare, di conseguenza, la perdita di 500 milioni di vite nell'arco di pochi decenni. "I servizi offerti dalle scogliere coralline all'ecosistema - dalla protezione delle coste alla riproduzione ittica - valgono ogni anno fino a 170 miliardi di dollari statunitensi [119 miliardi di euro]," ha spiegato Sukhdev. "Circa mezzo miliardo di persone sopravvivono grazie alle sogliere coralline e anche oltre un quarto delle specie ittiche marine." I dati relativi allo studio sulle scogliere coralline sono stati tratti da una dichiarazione scientifica sui cambiamenti climatici e sulle scogliere coralline, pubblicata ad un incontro della Royal Society intitolata "The International Programme on the State of the Ocean (IPSO) and the Royal Society", tenutosi a Londra nel luglio scorso. Sukhdev, che è anche alla guida dell'iniziativa Green Economy del programma per l'ambiente delle Nazioni Unite, ha aggiunto: "Le conseguenze economiche sono notevoli, ma lo sono anche quelle sociali e umane. Ciò significa che una semplice analisi costi benefici non riuscirà a cogliere la dimensione etica delle decisioni della politica internazionale sul clima attuale e nei prossimi anni e decenni, soprattutto rispetto a un ecosistema che si trova in un punto tanto critico." Il gruppo di esperti ha esaminato vari aspetti dei cambiamenti climatici in termini costi politici ed economici in caso di mancanza di azione, opportunità politiche specifiche, rischi e opportunità commerciali, nonché di proprietà di cittadini e consumatori. "Attualmente i governi stanno considerando investimenti multimiliardari nella cattura e stoccaggio di carbonio all'interno delle centrali elettriche," ha commentato Achim Steiner, sottosegretario generale e direttore esecutivo dell'UNEP delle Nazioni Unite. "Forse è giunta l'ora di sottoporre il tema a un analisi costi benefici esaustiva, per vedere se la proposta tecnologica coincide con la capacità della natura di catturare e immagazzinare il carbonio, un sistema naturale che si è perfezionato nel corso di milioni di anni e che presenta il grande vantaggio di poter invertire il tasso di perdita di biodiversità," Il direttore generale dell'Ambiente della Commissione europea Karl Falkenberg, ha detto: "Le scoperte della TEEB dimostrano che i cambiamenti climatici e la perdita di biodiversità devono essere affrontate insieme. Esse offrono un ulteriore supporto all'obiettivo dell'UE di raggiungere un'intesa concreta e ambiziosa a Copenaghen, che includa sia la riduzione dei gas serra a livello mondiale che la creazione di un meccanismo globale per fermare la deforestazione tropicale. Detto in maniera semplice, non riusciremo a fermare la perdita di biodiversità se non mitigheremo i cambiamenti climatici, e non saremo in grado di mitigare e adattarci ai cambiamenti climatici se non riusciremo a proteggere i nostri ecosistemi e biodiversità." I leader di progetto auspicano che queste scoperte aiuteranno a spianare la strada per una nuova "green economy" nel ventunesimo secolo, in cui il patrimonio naturale o legato alla natura entreranno a far parte della pianificazione economica e politica di base. La seconda fase dello studio sarà completata nel 2010 e presentata alla decima Conferenza delle parti della Convention on Biological Diversity, che si terrà a ottobre 2010 a Nagoya, in Giappone.

Articoli correlati