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Contenuto archiviato il 2023-03-07

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Iniziativa di ricerca in ambito agricolo per ridurre la povertà e sanare i problemi ambientali

Un partenariato scientifico di portata internazionale per l'agricoltura sostenibile ha lanciato un'iniziativa di ricerca per contribuire ad alleviare la povertà e far fronte al cambiamento climatico mediante una consistente riduzione dei gas a effetto serra. Per il progetto so...

Un partenariato scientifico di portata internazionale per l'agricoltura sostenibile ha lanciato un'iniziativa di ricerca per contribuire ad alleviare la povertà e far fronte al cambiamento climatico mediante una consistente riduzione dei gas a effetto serra. Per il progetto sono stati stanziati quasi 600 milioni di dollari (circa 440 milioni di euro). Il Global Rice Science Partnership (GRiSP) intende raggiungere questi ambiziosi obiettivi grazie alla coltivazione di riso geneticamente modificato, in grado, quindi, di crescere anche nei paesi più poveri. Secondo il partenariato, quest'iniziativa consentirebbe di aumentare a tal punto la disponibilità di riso da permettere una riduzione dei costi di questo cereale del 6,5% entro il 2020. Il riso, alimento alla base dell'alimentazione, rappresenta uno dei cibi principali per più della metà della popolazione mondiale, in particolare per gli abitanti delle regioni in via di sviluppo. Il GRiSP, che è nato dalla collaborazione tra l'International Rice Research Institute (IRRI) e il Consultative Group on International Agricultural Research (CGIAR) e unisce donatori e organizzazioni di ricerca impegnati nello sviluppo sostenibile, spera che la scoperta di nuovi geni di questo cereale possa contribuire a risolvere il problema della coltivazione. Il partenariato è stato inoltre istituito con l'intento di individuare forme di coltivazione per specie di riso che non risentono delle condizioni climatiche, in grado di resistere a eventuali inondazioni e con altre caratteristiche che consentano di modellare la produzione al cambiamento climatico. Robert Zeigler, direttore dell'IRRI, ha spiegato che il progetto potrebbe tradursi in una riduzione considerevole dei prezzi degli alimenti consentendo a ben 72 milioni di persone di uscire dalla povertà nel corso del prossimo decennio. Per arrivare a questo dato i partner dell'iniziativa hanno calcolato i costi ridotti come potenziali guadagni per un valore di 11 miliardi di dollari (ovvero circa 8 miliardi di euro). In questo modo la povertà su scala globale si ridurrebbe del 5% entro il 2020 e dell'11% entro il 2035. L'introduzioni di metodi di irrigazione ottimizzati e la mancata deforestazione contribuirebbe a prevenire le emissioni di gas a effetto serra legate alla coltivazione di riso: le emissioni evitate corrisponderebbero a più di un miliardo di tonnellate di biossido di carbonio, spiega il dott. Zeigler. Inoltre, si salvaguarderebbero più di 1,2 milioni di ettari di foreste, terreni paludosi e altri ecosistemi visto che non sarebbe necessario dedicare nuove aree alla coltivazione del riso poiché sarebbero più frequenti i raccolti. L'iniziativa promuoverà "alcuni cambiamenti rivoluzionari nell'agronomia e nella produzione del riso e a livello politico", ha detto l'IRRI. Oltre ad aumentare il numero di raccolti mediante semi e pratiche agricole migliorate, il progetto ridurrà le perdite successive al raccolto che si stima ammontino ora al 20-30% della produzione dei paesi in via di sviluppo. Analogamente, l'iniziativa darà modo a centinaia di persone (di cui almeno il 30% donne) di partecipare a programmi di formazione e corsi universitari per rafforzare la capacità di ricerca dei rispettivi paesi. Il lancio del partenariato GRiSP ha segnato l'inizio di un impegno quinquennale, hanno affermato all'IRRI, aggiungendo poi che saranno necessari nuovi fondi per raggiungere questo obiettivo. "Sebbene GRiSP si fondi su attività di ricerca e sviluppo già avviate e denaro già stanziato, avrà bisogno di nuovi fondi per portare i 100 milioni di dollari (73 milioni di euro) del 2011 ai 139 milioni di dollari necessari nel 2015 (102 milioni di euro)", si legge in una dichiarazione dell'IRRI. "GRiSP è la prima mossa di una campagna più ampia volta a garantire approvvigionamenti alimentari sufficienti nei prossimi 25 anni", ha sottolineato Carlos Pérez del Castillo, presidente della commissione del Consortium of International Agricultural Research Centers, istituito in occasione di una recente riorganizzazione del CGIAR come ente preposto al sostegno finanziario dei programmi di ricerca del CGIAR. "Nei prossimi mesi il CGIAR lancerà ulteriori programmi di ricerca di grande qualità: fanno parte di una visione olistica con obiettivi mirati per la riduzione della povertà e della fame nel mondo, il miglioramento dello stato di salute e di nutrizione e per aumentare la resistenza degli ecosistemi mondiali", ha concluso Del Castillo.

Paesi

Francia, Giappone

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