European Commission logo
italiano italiano
CORDIS - Risultati della ricerca dell’UE
CORDIS

Article Category

Contenuto archiviato il 2023-03-09

Article available in the following languages:

Quadro di valutazione dell'innovazione: va migliorata l'innovazione nell'UE

La capacità di innovazione continua a crescere nell'Unione europea, grazie ai progressi compiuti dagli Stati membri, ma continuiamo ad essere in ritardo rispetto al Giappone e agli Stati Uniti, così si legge nella prima edizione del nuovo quadro di valutazione dell'Unione dell...

La capacità di innovazione continua a crescere nell'Unione europea, grazie ai progressi compiuti dagli Stati membri, ma continuiamo ad essere in ritardo rispetto al Giappone e agli Stati Uniti, così si legge nella prima edizione del nuovo quadro di valutazione dell'Unione dell'innovazione (IUS). L'UE deve accelerare l'innovazione per rimanere al passo della concorrenza globale e mantenere qualsiasi vantaggio rispetto agli altri concorrenti, tra i quali Brasile, Cina, India e Russia. Tuttavia, mentre l'UE-27 continua a fare meglio dell'India e della Russia, si sente comunque incalzata dal Brasile e dalla Cina, che stanno proprio ai talloni dell'UE. Intensificare gli sforzi agevolerà effettivamente l'utilizzo dei risultati dell'innovazione e darà al settore privato un notevole impulso, rileva la relazione. Nell'ambito dell'iniziativa Unione dell'innovazione, che mira a rafforzare il settore privato e a portare idee sul mercato, IUS 2010 aiuterà gli Stati membri a rafforzare la loro capacità di innovazione e a individuare i punti di forza e di debolezza. Il IUS è stato compilato sulla base di 25 indicatori relativi alla ricerca e all'innovazione, e copre tutti i 27 Stati membri dell'UE più Croazia, Serbia, Turchia, Islanda, l'ex Repubblica iugoslava di Macedonia, Norvegia e Svizzera. Esso sostituisce il quadro europeo di valutazione dell'innovazione (EIS). I principali innovatori dell'Unione europea sono raggruppati nella regione nordica, con la Svezia in testa, seguita da Danimarca e Finlandia. La Germania è al quarto posto, seguita da Regno Unito, Belgio, Austria, Irlanda, Lussemburgo, Francia, Cipro, Slovenia ed Estonia, in questo ordine. Gli innovatori moderati in Europa sono: Croazia, Repubblica ceca, Grecia, Ungheria, Italia, Malta, Polonia, Portogallo, Slovacchia e Spagna. Le loro prestazioni sono inferiori alla media dell'UE-27. Va notato che tutti i 27 Stati membri hanno superato gli Stati Uniti in due settori chiave: esportazione di servizi ad alta intensità di conoscenza e spesa pubblica a favore di ricerca e sviluppo (R&S). La relazione del IUS delinea che i sistemi di ricerca europei - caratterizzati come aperti ed eccellenti - e il capitale intellettuale, come i marchi di fabbrica e il design, sono responsabili della più alta crescita di tutti gli indicatori dell'innovazione dell'UE-27. Secondo il IUS, il divario maggiore che l'Unione europea deve affrontare è la categoria "attività aziendale". Carente in termini di co-pubblicazioni pubblico-private e di spese aziendali per R&S, l'UE deve creare condizioni normative e altre condizioni quadro per contribuire a rafforzare gli investimenti del settore privato e permettere alle aziende di sfruttare efficacemente i risultati della ricerca. Quest'ultima è particolarmente importante per garantire un efficiente sistema dei brevetti. L'UE deve inoltre impegnarsi a colmare il divario esistente nel fatturato da licenze e brevetti stranieri. Il IUS fa notare che si tratta di un mezzo fondamentale per promuovere il cambiamento nel tempo di un sistema economico, con particolare enfasi posta sul comportamento delle imprese, dei mercati e dell'economia in generale. "Il quadro di valutazione indica che dobbiamo intensificare i nostri sforzi per rendere l'Europa più innovativa, al fine di raggiungere i nostri principali concorrenti e recuperare la strada di una crescita robusta e sostenibile," sottolinea il vicepresidente della Commissione europea e commissario per l'Industria e l'imprenditoria, Antonio Tajani. Da parte sua, il commissario per la Ricerca, l'innovazione e la scienza, Máire Geoghegan-Quinn, ha ribadito quanto sia cruciale il ruolo dell'innovazione nel creare e alimentare una proficua economia moderna. "È al centro delle politiche economiche e rappresenta la via principale per creare posti di lavoro", ha sottolineato. "Il quadro di valutazione è quindi un elemento centrale della strategia 'Europa 2020'. Auspichiamo che gli Stati membri ne facciano buon uso per costruire la propria forza e affrontare i loro punti deboli." Europa 2020 è la strategia di crescita dell'UE che ha come obiettivo un'economia intelligente, sostenibile e solidale. Raggiungere tale obiettivo entro i prossimi nove anni, produrrà in ultima analisi alti livelli di occupazione, produttività e coesione sociale nell'Unione europea e nei suoi Stati membri.Per maggiori informazioni, visitare: Per consultare la relazione, fare clic: qui Unione dell'innovazione http://ec.europa.eu/research/innovation-union/index_en.cfm Europa 2020: http://ec.europa.eu/europe2020/index_en.htm

Articoli correlati