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Contenuto archiviato il 2023-03-09

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Un nuovo progetto finanziato dall'UE si occupa di migliorare l'alimentazione tra le persone a rischio povertà

Oggi in Europa molti prodotti alimentari nutritivi rimangono un bene di lusso e non sono accessibili per tutte le fasce della società. Alla luce di ciò, è appena stato lanciato un nuovo progetto finanziato dall'UE che spera di occuparsi dei problemi alimentari legati alla pove...

Oggi in Europa molti prodotti alimentari nutritivi rimangono un bene di lusso e non sono accessibili per tutte le fasce della società. Alla luce di ciò, è appena stato lanciato un nuovo progetto finanziato dall'UE che spera di occuparsi dei problemi alimentari legati alla povertà. CHANCE ("Low cost technologies and traditional ingredients for the production of affordable, nutritionally correct foods improving health in population groups at risk of poverty"), parte del Tema "Alimentazione, agricoltura e pesca e biotecnologia" del Settimo programma quadro (7? PQ), ha lo scopo di riunire ricercatori e partner industriali per sviluppare prodotti alimentari invitanti, convenienti e sani che potrebbero prevenire comuni problemi nutrizionali tra coloro che sono a rischio povertà. Anche se i consigli nutrizionali e sul mangiar sano non sono mai stati tanto accessibili, chi vive sulla soglia della povertà raramente ne trae vantaggio - principalmente a causa dei crescenti prezzi dei cibi nutrienti, come le verdure prodotte biologicamente. Nonostante si presti molta attenzione alle implicazioni economiche della vita sulla soglia della povertà, questo interesse non sempre si estende sugli effetti che un basso reddito ha sui problemi di salute legati all'alimentazione. Un recente sondaggio di Eurostat ha messo in luce l'urgenza di capire meglio gli ostacoli verso un'alimentazione sana tra gli 81 milioni di cittadini dell'UE che attualmente vivono sulla soglia della povertà. Una cattiva alimentazione è direttamente legata a un maggiore rischio di obesità e relativi problemi come diabete e malattie cardiovascolari. Il consorzio CHANCE, formato da 17 partner provenienti da 8 paesi europei, ha in programma di applicare un metodo su due livelli occupandosi sia di esplorare le tecnologie e gli ingredienti low-cost sia di esaminare come l'istruzione e l'informazione sul mangiar sano possano essere migliorati. Il team ha in programma di esaminare i prodotti secondari che risultano dalla produzione di succhi di frutta e altri derivati dalla lavorazione degli alimenti. Il coordinatore del consorzio CHANCE, il professor Francesco Capozzi dell'Università di Bologna, commentando il progetto ha detto: "Nonostante il fatto che le principali malattie legate alla dieta sono più comuni tra chi ha un basso reddito ed è a rischio povertà, si fa poco per sviluppare prodotti più sani nelle fasce di prezzo più basse. Esplorando i modi di abbassare i costi di produzione e fornendo informazione su questo particolare gruppo di consumatori, CHANCE spera di stimolare lo sviluppo di prodotti alimentari che possono fare la differenza e di metterli a disposizione rendendoli interessanti per le persone che ne hanno veramente bisogno." Le statistiche di Eurostat indicano che le donne e gli anziani sono i due gruppi più vulnerabili e i ricercatori di CHANCE vogliono capire quali altri gruppi sono maggiormente a rischio povertà. Il team ha poi in programma di approfondire la questione e scoprire quali sono i problemi specifici, come assunzione inadeguata dei micronutrienti ferro e vitamina B12. Il team di CHANCE studierà anche quali sono, secondo coloro che vivono in povertà, i principali ostacoli al mangiar sano e parlerà con i rivenditori, i rappresentanti del settore alimentare e altri operatori nella catena alimentare. Si spera che questo aiuterà i ricercatori a raggiungere l'eventuale obiettivo di sviluppare prodotti alimentari sani che finiscano veramente nei carrelli dei cittadini europei. Nel corso del progetto, che continuerà fino al 2014, il Consiglio europeo per l'informazione alimentare (EUFIC) assicurerà che i politici, le organizzazioni dei consumatori, gli scienziati, i produttori di cibo e bevande e i professionisti della sanità e dei servizi sociali siano tutti informati sul progetto CHANCE. Mentre sfortunatamente c'è molta strada da fare prima che un cestino di verdure biologiche costi quanto un hamburger del fast food, conoscere tutti i dettagli di questa complicata questione è un passo nella giusta direzione. Il consorzio CHANCE è composto da ricercatori provenienti da Belgio, Danimarca, Finlandia, Italia, Lituania, Serbia, Regno Unito e Ungheria.Per maggiori informazioni, visitare: Consiglio europeo per l'informazione alimentare (EUFIC): http://www.eufic.org/index/it

Paesi

Belgio, Danimarca, Finlandia, Ungheria, Italia, Lituania, Serbia, Regno Unito

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