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Robot per la chirurgia cerebrale? Progetto dell'UE mostra come

Un team di ricercatori finanziato dall'UE ha sviluppato un robot capace di aiutare i neurochirurghi a eseguire operazioni chirurgiche al cervello in endoscopia. Questo robot è molto preciso e possiede una memoria incredibile, soprattutto poiché può eseguire 13 tipi di moviment...

Un team di ricercatori finanziato dall'UE ha sviluppato un robot capace di aiutare i neurochirurghi a eseguire operazioni chirurgiche al cervello in endoscopia. Questo robot è molto preciso e possiede una memoria incredibile, soprattutto poiché può eseguire 13 tipi di movimenti contro i soli 4 della mano dell'uomo, oltre a fornire un feedback "aptico", ovvero segnali fisici che permettono ai medici di valutare il tessuto e avvertire la quantità di forza applicata durante l'intervento. Il progetto ROBOCAST ("Robot and sensors integration as guidance for enhanced computer assisted surgery and therapy") ha ricevuto 3,45 milioni di euro nell'ambito del tema "Tecnologie dell'informazione e della comunicazione" (TIC) del Settimo programma quadro (7° PQ) dell'UE. Guidati dal Politecnico di Milano in Italia, i partner di ROBOCAST hanno puntato allo sviluppo di metodi e tecniche scientifiche TIC a supporto alle operazioni chirurgiche al cervello in endoscopia. Essi hanno sviluppato un hardware che gli esperti chiamano meccatronica, che costruisce il corpo e il sistema nervoso del robot, oltre a un software che provvede a fornire l'intelligenza. Il software è composto da un robot multiplo, un pianificatore della traiettoria indipendente, un dispositivo di controllo avanzato e una serie di sensori sul campo. Il consorzio ROBOCAST ha sviluppato la fase meccatronica del progetto come un sistema modulare con due robot e una sonda biomimetica attiva. Tutti questi elementi erano integrati in una struttura motoria sensoriale in modo da funzionare come una singola unità. Il primo robot possiede la capacità di trovare il suo robot compagno in miniatura attraverso sei gradi di libertà (GDL) e si muove da sinistra a destra, su e giù e indietro e in avanti. Esso può inoltre eseguire tre movimenti di rotazione, vale a dire in avanti e indietro, da lato a lato o da sinistra a destra. Tutti questi lavorano assieme per localizzare il compagno del robot ovunque in uno spazio tridimensionale. I ricercatori affermano che il robot è anche in grado di attenuare fino a 10 volte il tremore delle mani del chirurgo. Il robot in miniatura tiene la sonda che viene usata attraverso il foro per l'endoscopia. I partner spiegano che sull'estremità della sonda ed anche sul paziente sono collocati degli indicatori ottici. La forza applicata è gestita dal robot, che controlla anche la posizione grazie all'impiego di una combinazione di sensori. Tutto ciò determina la traiettoria del lavoro chirurgico. La precisione di intervento del robot è stata verificata mediante interventi chirurgici test in endoscopia su manichini. Il team ritiene che questo robot possa essere usato per aiutare i medici nel trattamento di pazienti in casi di epilessia, sindrome di Tourette e morbo di Parkinson. I ricercatori affermano che il percorso che il robot segue all'interno del cervello è determinato in base a un atlante del rischio, oltre che mediante la valutazione di informazioni diagnostiche preoperatorie. Il team ROBOCAST che comprende esperti provenienti da Germania, Israele, Italia e Regno Unito ha presentato un modello del robot all'inizio dell'anno. I futuri piani di ricerca comprendono l'esame della neurochirurgia robotica in pazienti che rimangono vigili durante l'intervento chirurgico.Per maggiori informazioni, visitare: ROBOCAST: http://www.robocast.eu/ Politecnico di Milano: http://www.polimi.it/

Paesi

Germania, Israele, Italia, Regno Unito

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