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Contenuto archiviato il 2023-03-20

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Esperti dell'oftalmologia sostengono che una scarsa capacità visiva può essere corretta con la nutrizione

La cecità nei paesi industrializzati è causata, nella maggior parte dei casi, da una degenerazione maculare (DMLE) legata all'età. Oltre 15 milioni di europei sono colpiti da questa patologia, un numero che si prevede raddoppierà nel prossimo decennio. Una recente ricerca ha t...

La cecità nei paesi industrializzati è causata, nella maggior parte dei casi, da una degenerazione maculare (DMLE) legata all'età. Oltre 15 milioni di europei sono colpiti da questa patologia, un numero che si prevede raddoppierà nel prossimo decennio. Una recente ricerca ha tuttavia dimostrato che alcune sostanze nutritive possono impedire che ciò accada, scacciando l'idea che mentre invecchiamo, la nostra vista di conseguenza debba peggiorare. I professori John Nolan del Waterford Institute of Technology (WIT) e Stephen Beatty del Macular Pigment Research Group (MPRG), entrambi con sede in Irlanda, sono considerati i migliori ricercatori al mondo in questo campo. Essi stanno per intraprendere una ricerca scientifica in un'area che non è mai stata studiata prima. Questo segue le recenti notizie di uno studio epocale condotto dal National Eye Institute, che ha esaminato gli effetti di integratori per la vista per un periodo di cinque anni in oltre 4 000 pazienti affetti da DMLE. Le conclusioni dello studio AREDS2 ("Related Eye Disease Study 2") confermano l'effetto benefico dell'utilizzo di integratori per la vista antiossidanti per la DMLE, e in particolare hanno sottolineato l'importanza di aggiungere pigmenti maculari nell'integratore. Il professor Nolan, che ha compiuto ricerche sui pigmenti maculari per molti anni, dice: "Ho sempre ritenuto che queste sostanze nutritive avessero un ruolo importante da giocare per i pazienti affetti da DMLE. Infatti, molte delle nostre ricerche pubblicate hanno già mostrato che aumentare i pigmenti maculari con gli integratori è molto benefico per i pazienti affetti da DMLE e può effettivamente migliorare la loro vista". In quanto forte sostenitore degli integratori per una salute completa, il professore ritiene inoltre che si debbano includere più frutta e verdura nella dieta, poiché queste giocano un ruolo fondamentale nella salute dell'occhio. "Contengono pigmenti gialli di origine naturale conosciuti come carotenoidi - dice - e tre di loro (luteina, zeaxantina e meso-zeaxantina) si trovano unicamente nella parte posteriore dell'occhio (retina), dove vengono descritti come pigmenti maculari". In questo modo viene filtrata la dannosa luce blu e vengono neutralizzate le molecole instabili che notoriamente sono la causa della DMLE, spiega. Infatti, le conclusioni di questo studio hanno avuto importanti implicazioni per i loro studi sulla vista con il progetto CREST ("Central Retinal Enrichment Supplementation Trials"), che è guidato dal professor Nolan e finanziato dal Consiglio europeo della ricerca (CER) mediante una sovvenzione Starting Grant di 1,4 milioni di euro. Inizialmente il progetto era stato progettato per confrontare gli integratori di pigmenti maculari con placebo in pazienti affetti da DMLE. Ma il progetto dell'esperimento ha dovuto ora essere modificato dal Comitato per il monitoraggio e la sicurezza dei dati (DSMC), che è responsabile della supervisione della sperimentazione. Il direttore del DSMC, il dott. James Loughman, dell'Istituto di tecnologia di Dublino, spiega il motivo del cambiamento nella ricerca: "Poiché una formulazione AREDS2, contenente pigmenti maculari, ma senza omega-3 o beta carotene, è stata designata come il nuovo standard di cura per i pazienti con DMLE, sarebbe difficile giustificare il proseguimento di un esperimento che comprende un gruppo placebo. Una ricerca che mette a confronto una formulazione AREDS2 con una formulazione alternativa contenente meso-zeaxantina è certamente interessante dal punto di vista scientifico viste le scoperte di AREDS2". Il professor Nolan aggiunge: "AREDS2 ha confermato che l'assunzione di integratori con pigmenti maculari riduce la progressione della DMLE, quindi ora abbiamo uno standard di cura per i pazienti con questa patologia". Il progetto CREST esaminerà adesso l'impatto dei pigmenti maculari sulla DMLE e sulla capacità visiva. Lo studio confronterà due formulazioni diverse di integratori, una delle quali conterrà il pigmento maculare fondamentale, meso-zeaxantina, che rappresenta una nuova area di ricerca". I professori Nolan e Beatty hanno studiato il ruolo dei pigmenti maculari per la salute dell'occhio per oltre 12 anni, con oltre 70 pubblicazioni scientifiche su questo argomento. Non c'è dubbio che lo studio CREST si aggiungerà alla loro crescente raccolta di ricerche, poiché adottano un approccio mirato per far progredire la comprensione dell'ipotesi protettiva e ottica relativa all'assunzione di integratori di pigmenti maculari. Questo a sua volta potrebbe migliorare la visione normale e prevenire la cecità causata da DMLE.Per maggiori informazioni, visitare: Waterford Institute of Technology: http://www.wit.ie/ Scheda informativa del progetto CREST Consiglio europeo della ricerca (CER): http://erc.europa.eu/

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