Skip to main content
European Commission logo
italiano italiano
CORDIS - Risultati della ricerca dell’UE
CORDIS
CORDIS Web 30th anniversary CORDIS Web 30th anniversary

Modelling lianas as key drivers of tropical forest responses to climate change

Article Category

Article available in the following languages:

Come le liane aiutano le foreste tropicali ad adattarsi ai cambiamenti climatici

I ricercatori si addentrano nella giungla per studiare il motivo per cui le liane si sviluppano a un ritmo crescente e cosa ciò potrebbe significare per i cambiamenti climatici.

Cambiamento climatico e Ambiente icon Cambiamento climatico e Ambiente

Le foreste tropicali svolgono un ruolo essenziale nel ciclo globale del carbonio. Attraverso la fotosintesi, gli alberi assorbono l’anidride carbonica, quindi immagazzinano il carbonio nella loro biomassa, riducendo la quantità di questo gas serra nell’atmosfera. Di fatto, secondo Global Forest Atlas, le foreste tropicali contengono circa il 25 % del carbonio mondiale e svolgono dunque un ruolo importante nella lotta ai cambiamenti climatici. Gli effetti dei cambiamenti climatici hanno un impatto anche sulle foreste tropicali stesse. Ad esempio, negli ultimi decenni i ricercatori hanno notato un incremento sostanziale delle liane, le piante rampicanti che crescono sugli alberi. Il progetto TREECLIMBERS (Modeling lianas as key driver of tropical forest responses to climate change), finanziato dal CER, mirava a chiarire il motivo per cui le liane si stanno sviluppando a un ritmo crescente e quale potrebbe essere l’impatto di questa crescita. «Sebbene nessuno lo sappia con certezza, sospettiamo che questo aumento possa essere un modo per le foreste tropicali di adattarsi alle realtà dei cambiamenti climatici», afferma Hans Verbeeck, uno dei ricercatori principali del progetto CAVElab presso l’Università di Gand. «Se questo è il caso, potrebbe avere un impatto significativo sul bilancio del carbonio a lungo termine delle foreste tropicali».

Nelle profondità della giungla

Il gruppo ha inviato ricercatori nelle profondità delle giungle di Costa Rica, Repubblica Democratica del Congo, Ecuador, Guyana francese, Panama e Ruanda. Muniti di tecnologia LIDAR terrestre, isotopi dell’acqua stabili e metri a nastro, i ricercatori hanno accuratamente inventariato tutte le liane in vaste aree di tali foreste e hanno studiato il modo in cui esse utilizzano l’acqua e in cui incidono sulla struttura forestale. Il loro obiettivo: costruire la prima rappresentazione meccanicistica delle liane nei modelli di vegetazione. «Da questo lavoro speravamo di ottenere informazioni importanti sulle modalità con cui le liane influenzano l’assorbimento di carbonio delle foreste tropicali», spiega Verbeeck. «Volevamo anche svelare la misura in cui le liane contribuiscono alla struttura verticale della canopia». Secondo Verbeeck, i ricercatori sono riusciti a sviluppare un tipo funzionale di liana e a integrarlo in due modelli di vegetazione. «Questi modelli ci consentono di rappresentare il ruolo delle liane nelle foreste tropicali mature e giovani in termini di stock e flussi di carbonio», aggiunge. «Ciò fungerà da modello per altri gruppi di modellizzazione che mirano a costruire modelli di liane». I ricercatori hanno inoltre acquisito nuove e importanti informazioni sulla concorrenza sia sotterranea che di superficie che si verifica tra le liane e gli alberi stessi. «I nostri risultati dalla Guyana francese mettono in dubbio l’ipotesi di lunga data e profondamente radicata sulle liane», osserva Verbeeck. «Abbiamo già iniziato a pianificare vari studi di follow-up su questo argomento».

Un contributo significativo

Oltre a queste scoperte scientifiche, il gruppo del progetto, che comprendeva ricercatori post-dottorato, dottorandi e studenti di master, ha apportato un contributo significativo alla letteratura scientifica esistente. «Ad esempio, abbiamo riscontrato una variazione sostanziale nei tratti funzionali della liana, una scoperta che ha messo in discussione il nostro piano iniziale di raggruppare tutte le specie di liane in un tipo funzionale di pianta», aggiunge Verbeeck. «Abbiamo anche contribuito alla comprensione da parte della comunità scientifica del comportamento delle liane, in particolare in termini di uso efficiente dell’acqua e della loro abbondanza nelle diverse fasi successive della foresta». Verbeeck afferma che il gruppo di TREECLIMBERS ha in cantiere diversi progetti di follow-up e che sta lavorando all’organizzazione di un seminario internazionale di modellazione di liane con altri team di ricerca che hanno iniziato a seguire l’esempio del progetto TREECLIMBERS.

Parole chiave

TREECLIMBERS, liane, foreste tropicali, cambiamenti climatici, carbonio, gas serra

Scopri altri articoli nello stesso settore di applicazione