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Attenzione all’ascesa dell’IA!

Il «padrino dell’IA» lascia Google per mettere in guardia sui pericoli dell’IA.

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Il 1° maggio scorso l’informatico Geoffrey Hinton ha annunciato le sue dimissioni da Google perché si dice preoccupato della tecnologia che ha contribuito a sviluppare, in particolare di quanto stia diventando intelligente. Il dott. Hinton è solo uno dei sempre più numerosi personaggi influenti che lanciano l’allarme su un nuovo gruppo di chatbot basati sull’intelligenza artificiale, come ChatGPT. «In questo momento, per quanto ne so, non sono più intelligenti di noi, ma penso che presto potrebbero esserlo», ha dichiarato alla BBC. «Quello che stiamo osservando è che strumenti come GPT-4 surclassano le conoscenze generali di un essere umano, e non di poco. In termini di ragionamento non sono così bravi, ma sono già in grado di compiere un ragionamento semplicee, dato il tasso di progresso, ci aspettiamo che le cose migliorino abbastanza velocemente. Quindi dobbiamo preoccuparcene.»

Comprendere i rischi emergenti

Gli sviluppi dell’IA pongono «forti rischi per la società e l’umanità», ha dichiarato il dottor Hinton al «New York Times». «Guardate com’era cinque anni fa e com’è adesso. Se consideriamo le differenze e le propaghiamo in avanti, è davvero spaventoso. È difficile capire come si possa impedire alle persone malintenzionate di usarlo per cose cattive.» E prosegue: «L’idea che questa roba potesse effettivamente diventare più intelligente delle persone... pochi ci credevano. La maggior parte delle persone pensava che fosse un evento lontano, io per primo. Pensavo che sarebbe successo fra 30-50 anni, o anche di più. Ovviamente, non lo penso più». Non si tratta solo di intelligenza ed è qui che le cose si fanno inquietanti. L’intelligenza artificiale potrebbe manipolare e forse anche trovare un modo per uccidere gli esseri umani. «Se diventa molto più intelligente di noi, sarà molto brava a manipolare perché lo avrà imparato da noi, e ci sono pochissimi esempi di una cosa più intelligente controllata da una cosa meno intelligente», ha spiegato il dottor Hinton in una intervista in diretta alla «CNN». «Sa come programmare, quindi troverà il modo di aggirare le restrizioni che gli abbiamo posto. Troverà il modo di manipolare le persone per fare ciò che vuole.» Allora, qual è la risposta? «Non mi è chiaro se possiamo risolvere questo problema. Credo che dovremmo fare un grande sforzo per pensare a come risolverlo. Al momento non ho una soluzione.»

Fare un passo indietro?

A marzo il miliardario della tecnologia Elon Musk e diversi esperti hanno chiesto di frenare lo sviluppo dei sistemi di intelligenza artificiale. Ciò dovrebbe far guadagnare il tempo necessario per garantire che siano sicuri. Il lancio di GPT-4, una versione molto più potente della tecnologia utilizzata da ChatGPT, ha portato alla stesura di una lettera aperta firmata da oltre 1 000 persone nel campo dell’IA, tra cui Musk e il co-fondatore di Apple Steve Wozniak. È interessante notare che Hinton non era tra i firmatari. «Non penso che possiamo fermare il progresso», ha detto alla «CNN». «Non ho firmato la petizione che chiede di smettere di lavorare sull’intelligenza artificiale perché, se ci fermiamo negli Stati Uniti, non è detto che si fermino in Cina.»

Parole chiave

IA, Google, Geoffrey Hinton, tecnologia, chatbot, ChatGPT, GPT-4, intelligenza