Promuovere un ambiente digitale per il patrimonio culturale europeo
Il progetto ECHOES(si apre in una nuova finestra), finanziato dall’UE, ha lanciato un nuovo bando(si apre in una nuova finestra) per sostenere la digitalizzazione, la conservazione, la ricerca e la collaborazione nel settore del patrimonio culturale europeo. Il secondo dei suoi bandi finora, intende promuovere l’impegno e la collaborazione con il suo cloud per il patrimonio culturale.
Addentrarsi nel cloud
Il cloud per il patrimonio culturale - chiamato anche cloud collaborativo europeo per il patrimonio culturale, o ECCCH - è una piattaforma condivisa creata da ECHOES. Mette in contatto le istituzioni del patrimonio culturale (CHI), tra cui musei, archivi, biblioteche, ricercatori e conservatori in tutta l’UE, fornendo loro l’accesso a dati, risorse scientifiche, formazione e strumenti digitali avanzati adatti alle loro esigenze. La piattaforma è costruita sui principi della scienza aperta, che sostengono l’inclusione e rendono la conoscenza e le risorse digitali accessibili a tutti. Il suo scopo è quello di promuovere un ambiente digitale dove possa emergere un nuovo tipo di patrimonio condiviso, noto come beni comuni digitali.
Informazioni sul bando
Lanciato nel settembre 2025, il bando fa parte del programma di sovvenzioni a cascata di ECHOES. Si rivolge alle CHI senza scopo di lucro, soprattutto quelle di piccole e medie dimensioni, che lavorano per far conoscere l’ECCCH ed espandere la propria comunità. Le istituzioni partecipanti riceveranno assistenza per superare le sfide legate alla transizione digitale, promuovendo al contempo la cooperazione transfrontaliera e l’innovazione. Il bando sosterrà fino a 20 progetti, con un massimo di 29 800 euro disponibili per progetto. I progetti devono coinvolgere le comunità locali che lavorano con il patrimonio tangibile e/o intangibile e sostenere lo sviluppo delle competenze e delle capacità, soprattutto per le comunità locali di piccole e medie dimensioni. Le CHI partecipanti devono fornire risultati entro 12-24 mesi. La partecipazione presenta diversi vantaggi. L’invito offre alle CHI l’opportunità di collaborare al di là delle discipline e dei confini, aumentando la visibilità e la portata internazionale. La piattaforma consente di gestire e condividere le collezioni in modo economico, in un ambiente collaborativo. Inoltre, fornisce l’accesso a strumenti digitali all’avanguardia che molte CHI non potrebbero altrimenti permettersi. Infine, consente alle CHI di creare mostre virtuali, ricostruzioni 3D, applicazioni didattiche e altri servizi innovativi. Cosa devono tenere a mente i progetti? Dovrebbero avere un’ampia portata geografica e coinvolgere un numero significativo di CHI. Le attività sostenute dal bando comprendono workshop, webinar, corsi online, kit di strumenti, manuali e altri materiali di formazione, eventi informativi sui benefici dell’ECCCH e indagini per identificare le sfide e le opportunità del settore. Altre attività comprendono sportelli informazioni che forniscono assistenza e feedback personalizzati, hackathon, sessioni di co-design e altri formati di coinvolgimento creativo. Maggiori dettagli sul bando sono disponibili nella Guida per i candidati che può essere scaricata(si apre in una nuova finestra) dalla pagina del secondo bando nel sito web di ECHOES (European Cloud for Heritage OpEn Science). Per aiutare i professionisti del patrimonio e i ricercatori interessati, il 6 novembre 2025 il progetto ha organizzato una sessione informativa(si apre in una nuova finestra) che può essere visualizzata su YouTube. La scadenza per la presentazione delle domande è il 30 gennaio 2026. Per maggiori informazioni, consultare: sito web del progetto ECHOES(si apre in una nuova finestra)