Difese contro la peronospora della patata
Una delle chiavi per il successo di un parassita è la capacità di interferire con il sistema immunitario dell'ospite. La peronospora della patata non fa eccezione nella sua capacità di evitare la distruzione combattendo chimicamente le difese della pianta. P. infestans inietta le cosiddette proteine effettrici nell'apoplasto o negli spazi fuori dalle membrane attorno alle cellule nel tessuto fogliare durante l'invasione. Queste proteine inibiscono gli enzimi delle piante. L'altra arma del fungo è la capacità di iniettarle nel citoplasma e nel nucleo della cellula, dove manipolano il sistema immunitario della pianta. Il progetto, intitolato Effector targets (Host target proteins of Phytophthora secreted effectors), aveva lo scopo di identificare gli effettori delle proteine che causano danni al sistema immunitario. Nella fase successiva verranno svelati i segreti della loro funzione biologica e delle cellule colpite nella pianta. La co-immunoprecipitazione (co-IP), una tecnica usata per studiare le interazioni proteina-proteina, ha rivelato un effettore candidato, AVRblb2, riconosciuto da un gene che offre resistenza contro la peronospora. AVRblb2 interferisce con la fisiologia della pianta in diversi modi. Si accumula attorno alla punta dell'ifa del fungo invasore causando una maggiore suscettibilità all'infezione. L'equipe di progetto ha inoltre identificato una delle sue molecole target, C14, un enzima di difesa in precedenza sconosciuto. Quando l'equipe di progetto ha inattivato C14, la pianta è diventata più suscettibile alla peronospora. Manipolando C14 si può ottenere una resistenza superiore a P. infestans e si può quindi usare in biotecnologia e riproduzione. Inoltre la scoperta di AVRblb2 e della sua azione sugli austori offrirà nuove opportunità per creare una resistenza duratura alle malattie nelle colture vegetali.