Più acqua per le attività minerarie
L'estrazione di fosfato contribuisce all'economia di molti paesi mediterranei in Nord Africa e in Medio Oriente; ma richiede anche enormi quantità d'acqua, una risorsa scarsa in queste aree. L'estrazione di fosfato può anche degradare la qualità dell'acqua e peggiorare il problema. Il progetto Elmaa (Integrated water management of Mediterranean phosphate mining and local agricultural systems), finanziato dall'UE, ha quindi cercato di ridurre la pressione sulle risorse idriche e di incoraggiare un'estrazione di fosfato più sostenibile. Elmaa, che in arabo significa acqua, ha offerto all'industria e ai responsabili delle risorse idriche nuovi metodi per gestire l'acqua vicino alle miniere. Ha promosso l'uso delle acque reflue comunali per attività minerarie e agricoltura. Per farlo il progetto ha raccomandato l'uso di sistemi di supporto alle decisioni (DDS), basati sul know-how ottenuto in precedenti progetti europei per gestire le risorse idriche in questo contesto. Comprendeva ingegneria di processo, agronomia, socioeconomia, idrogeologia, modellazione e tecnologia dell'informazione, nonché raccomandazioni per la Direttiva quadro in materia di acque per l'uso e la gestione delle acque. Il progetto ha inoltre indicato le linee guida per il riutilizzo dell'acqua e il controllo delle perdite, riunendo parti interessate spesso in conflitto (ad es. di attività mineraria e agricoltura) in un unico ambiente. Ha inoltre consentito all'industria dei fosfati nei paesi interessati (Giordania, Marocco e Tunisia) di rispettare gli standard nazionali e internazionali stringenti per la conservazione ambientale. Supportando così l'industria del fosfato, i risultati del progetto potrebbero promuovere il commercio con l'Europa e creare partnership più solide. I risultati del progetto sono stati divulgati tramite pubblicazioni, conferenze e seminari e in particolare con il workshop internazionale dedicato alla gestione delle acque nell'estrazione di fosfato, organizzato dal progetto in Marocco. Le economie di Europa e paesi arabi partecipanti trarranno vantaggio da queste attività.