Istruzioni per l'utilizzo dei risultati del metodo degli elementi finiti elastoplastici (MEF)
L'istituto dei materiali avanzati del Centro comune di ricerca della Commissione europea ha pubblicato un invito a presentare offerte concernente lo sviluppo di istruzioni per l'utilizzo dei risultati ottenuti per mezzo del metodo degli elementi finiti elastici (MEF) nella progettazione dei recipienti a pressione. Gli standard di progettazione dei recipienti a pressione sono stati fondati tradizionalmente sulle regole di progettazione mediante formula (design by formula - DBF). Grazie ai progressi nel settore informatico e al metodo degli elementi finiti elastici (MEF), sono stati introdotti metodi alternativi di progettazione mediante analisi (design by analysis - DBA). Il metodo DBA maggiormente applicato è l'SCM, metodo di categorizzazione delle sollecitazioni, nel quale la membrana e i componenti sottoposti a sforzo di flessione vengono valutati a partire dai risultati dell'analisi delle sollecitazioni secondo il metodo MEF (metodo degli elementi finiti elastici). Le capacità informatiche sempre maggiori di cui dispongono oggi i progettisti offrono loro la possibilità di realizzare analisi delle sollecitazioni secondo il metodo MEF. Tuttavia, sotto molti aspetti, la metodologia DBA non ha avuto lo stesso grado di sviluppo e di conseguenza l'approccio SCM è spesso difficile da applicare a causa della complessità delle geometria e delle condizioni di carico. La sfida consiste nello stabilire istruzioni per l'utilizzo dei risultati delle analisi del metodo degli elementi finiti elastoplastici, per definire i limiti di sicurezza relativi ad attrezzature a pressione. La versione preliminare dei nuovi standard europei sui recipienti a pressione non a contatto con una fiamma (designata norma europea) propone un metodo basato sul concetto dell'analisi sul carico limite, oltre al metodo SCM più diffuso. Tale metodo cosiddetto diretto aggira le difficoltà cui solitamente si va incontro nell'applicazione del metodo di categorizzazione delle sollecitazioni. Tuttavia, il nuovo metodo non è stato ancora del tutto collaudato nell'industria e si prevede che col tempo sarà richiesto un notevole investimento affinché ne vengano largamente conosciuti gli indiscussi vantaggi. Nemmeno i metodi DBA sono stati ancora adottati dall'industria delle attrezzature a pressione che, in genere, preferisce seguire il metodo DBF. L'ampiezza di tale fenomeno nonché le cause di tale risultato devono essere accuratamente stabilite. L'obiettivo del progetto è di presentare una serie di proposte e misure per incentivare e facilitare un più largo utilizzo delle metodologie DBA da parte dell'industria europea delle attrezzature a pressione. Maggiori indicazioni figurano nel capitolato d'appalto. Lo studio deve essere ultimato entro 18 mesi.