Nuovi sensori rivoluzioneranno la gestione delle acque reflue
La crescita delle comunità rende più complesso, oltre che molto più costoso, il trattamento efficace e sostenibile delle acque reflue. Il progetto WAPSCIENCE ("Wastewater treatment plant improvement by smart sensors and computational intelligence"), finanziato dall'UE, ha proposto un approccio innovativo finalizzato all'ammodernamento degli impianti di trattamento delle acque reflue municipali e industriali (WWTP), in base a modalità efficaci sotto il profilo dei costi. Il team del progetto si è occupato dello sviluppo di sensori a basso costo efficienti per la misurazione delle concentrazioni di ammoniaca e di nitrato nei WWTP, che sarebbero in grado di avvertire gli utenti del sistema in merito a eventuali situazioni critiche all'interno degli impianti e di segnalare possibili malfunzionamenti dei sensori o dei circuiti, garantendo in tal modo una manutenzione e una gestione degli impianti molto più efficaci. Le tecnologie avanzate utilizzate in tale sistema si baserebbero su elettrodi selettivi di ioni (ISE) in grado di potenziare notevolmente la capacità di rilevamento. Inoltre, I componenti analitici e software utilizzerebbero tecnologie all'avanguardia, tra cui la logica fuzzy, le reti neurali auto-organizzanti (SONN) e le reti neurali artificiali (ANN). Dopo aver superato varie sfide e ritardi inevitabili, il team dell'iniziativa si è occupato della progettazione di sensori che hanno offerto importanti vantaggi in termini di qualità e di costi rispetto ai precedenti. I sensori, testati in vari WWTP collocati in diversi paesi europei, hanno apportato miglioramenti al software facente parte del sistema. L'utilizzo di questi nuovi sensori e software potrebbe avere ripercussioni positive importanti sull'ambiente e sulla salute delle comunità europee.