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Contenuto archiviato il 2024-05-10

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CASCADE: RIDURRE IL CONSUMO ENERGETICO NEGLI AEROPORTI

Gli aeroporti sono infrastrutture altamente energivore, ancora prima che gli aerei decollino o atterrino. Il consumo giornaliero di energia elettrica e termica di un aeroporto di grandi dimensioni equivale a quello di una città di 100.000 abitanti.

Nei 28 Stati membri dell'Unione europea, ci sono all'incirca 500 aeroporti che, indipendentemente dalle loro dimensioni, consumano un'enorme quantità di energia. Il progetto triennale CASCADE ("ICT for Energy Efficient Airports"), finanziato dall'UE, spinge i dirigenti aeroportuali ad adottare azioni tese al contenimento dei rispettivi bisogni energetici e a un abbattimento, a breve termine, del 20 % delle emissioni di CO2 causate principalmente da impianti di riscaldamento, ventilazione e condizionamento dell'aria (HVAC) a elevato consumo energetico. I nove partecipanti allˈiniziativa CASCADE, che ha ricevuto un finanziamento di 2,6 milioni di euro dal 7° Programma quadro dell'UE, si propongono di raggiungere l'obiettivo utilizzando un nuovo software nell'ambito di un piano di azione incentrato sull'energia e basato sulla norma internazionale per i sistemi di gestione ISO 50001 e su algoritmi per l'identificazione e la diagnosi dei guasti. Il sistema CASCADE consente di rilevare i difetti in modo rapido e automatico prima che l'infrastruttura venga danneggiata o seriamente compromessa o che venga sprecata una quantità eccessiva di energia, aiutando, in tal modo, i team responsabili della manutenzione aeroportuale ad attuare azioni correttive e migliorare le prestazioni delle attrezzature all'interno degli impianti. L'iniziativa, in perfetta sintonia con le esigenze dei responsabili delle strutture aeroportuali, ai quali viene richiesta continuamente una collaborazione tesa al raggiungimento degli obiettivi 20-20-20 dell'UE, tra cui spicca l'abbattimento del 20 % delle emissioni all'interno dei singoli Stati entro il 2020, è incentrata su una strategia di risparmio nell'ambito della gestione energetica. Questi interventi richiedono strumenti specializzati in grado di fornire un supporto adeguato. L'iniziativa CASCADE mette a disposizione degli utenti una risorsa appositamente creata e integrata nelle soluzioni TIC esistenti già installate presso le strutture aeroportuali. I SISTEMI HVAC CONSUMANO IL 50% DELL'ENERGIA TOTALE NEGLI AEROPORTI I due principali aeroporti italiani, ovvero Fiumicino (Roma) e Malpensa (Milano), hanno accettato di attuare per primi questo piano di azione, investendo nel progetto personale e risorse. Ogni anno, all'incirca 55 milioni di passeggeri utilizzano queste strutture e circa metà dell'energia utilizzata viene impiegata per i sistemi di riscaldamento, ventilazione e condizionamento dell'aria (HVAC). Di conseguenza, la riduzione del 20% di tali consumi condurrà a un abbattimento significativo del consumo energetico complessivo negli aeroporti. "Il nostro obiettivo non è rappresentato dall'intera infrastruttura aeroportuale", afferma il coordinatore di CASCADE Nicolas Réhault , capo del gruppo addetto all'ottimizzazione delle prestazioni presso l'Istituto Fraunhofer per sistemi solari di Friburgo, in Germania. "Noi desideriamo raggiungere un contenimento per questi sistemi pari al 20 %, mediante un processo di ottimizzazione dei risparmi e l'adattamento delle conoscenze ottenute ad altre realtà aeroportuali". Spostando l'attenzione sui sistemi HVAC e, nello specifico, sulle grandi unità di trattamento dell'aria, gli impianti di raffrescamento e le torri di raffreddamento utilizzati all'interno degli aeroporti, il gruppo di lavoro ha provveduto a installare centinaia di nuovi sensori, contatori e registratori di dati avanzati nelle due realtà sperimentali, allo scopo di intensificare la misurazione di parametri quali temperatura, pressione, portata, consumo elettrico e così via. Il nuovo sistema di misurazione consente agli ingegneri di controllare e testare le prestazioni delle attrezzature, garantendo in tal modo un'ottimizzazione del comportamento degli utilizzatori. L'integrazione di strumenti di rilevamento dei guasti ha consentito agli esperti di risalire alla radice dei problemi relativi alla pianificazione (funzionamento delle attrezzature quando non è necessario), alle impostazioni errate del riscaldamento e del raffreddamento nelle varie aree dell'aeroporto, al posizionamento scorretto di sensori o attuatori, alla mancanza di sistemi di taratura o interventi di manutenzione, a tubature e condotte sbilanciate e così via. Dopo i primi sei mesi della fase pilota, l'iniziativa CASCADE è stata in grado di rilevare alcuni errori relativi ai comandi e ai sensori all'interno delle enormi unità di raffreddamento dell'aria installate nel Terminale 1 dell'aeroporto di Fiumicino. I ricercatori sono giunti alla conclusione che l'attuazione di misure a basso investimento, quali la reimpostazione dei comandi o la sostituzione dei sensori difettosi, potrebbe garantire un risparmio stimato di 500 MWh, corrispondente a circa 3.500 tonnellate di CO2 o 70 000 euro annui. STRUMENTI SOFTWARE PER ALTRI EDIFICI COMPLESSI L'interesse per il progetto si è esteso a macchia d'olio all'interno dell'UE. Il Consiglio internazionale degli aeroporti ha deciso di sostenere la proposta offrendo un canale di divulgazione dei risultati a 400 su 500 aeroporti presenti nei 28 Stati membri dell'UE. Il gruppo di lavoro CASCADE spera che la rete spinga altri aeroporti a integrare nei rispettivi piani di gestione energetica il nuovo software che, come spiega Réhault, potrà essere utilizzato in altri ambiti: "Gli aeroporti sono infrastrutture estremamente complesse. Nel tentativo di comprenderne il funzionamento, abbiamo maturato numerose competenze che potranno essere investite ai fini del miglioramento di altri edifici altrettanto complessi, come gli ospedali e le banche. Ciò non toglie che queste nuove scoperte possano anche essere utilizzate in ccontesti più semplici". Collegamento al progetto su CORDIS Collegamento al sito web del progetto Collegamento a video correlati