Studio annuale nel settore energetico 1997
La DG XVII della Commissione europea ha pubblicato lo Studio annuale nel settore energetico 1997 che fornisce informazioni a livello mondiale sul consumo e sull'approvvigionamento di energia. La relazione offre una visione d'insieme distinta per regione, prima di dare informazioni dettagliate in merito all'UE, agli altri paesi dell'OCSE, ai paesi dell'Europa centrale e orientale e all'ex Unione Sovietica. Inoltre, il documento contiene anche una previsione a breve termine per il settore dell'energia, che riguarda l'UE nel periodo dal 1997 al 2000. A livello globale, nel 1995 i consumi energetici hanno subito un incremento dell'1,9% mentre le prime rilevazioni per il 1996 indicano un aumento di circa il 3,0%. Per quanto concerne i combustibili utilizzati, il quadro d'insieme sta cambiando poco alla volta, sebbene il petrolio rimanga l'elemento predominante. Attualmente quest'ultimo rappresenta circa il 38% dell'uso di energia, mentre l'impiego del gas metano sta crescendo in linea con l'uso globale dell'energia. Dal 1990, l'utilizzo di combustibili solidi è rimasto stabile. Lo sviluppo maggiore è stato rilevato tra le fonti di energia prive di carbonio (nucleare e fonti energetiche rinnovabili); nel 1995, infatti, le fonti energetiche rinnovabili rappresentano l'11,3% del fabbisogno complessivo. In termini di commercio dell'energia, la regione dell'OCSE assorbe circa l'80% degli scambi interregionali di energia sebbene, nel 1995, il complesso degli scambi interregionali di energia abbia rappresentato soltanto il 16% del consumo mondiale di energia. L'UE è di gran lunga il maggiore importatore mondiale di energia, con una crescita costante annua del 2,1% a partire dal 1995. Le emissioni di CO2, dal 1990, stanno crescendo in tutte le regioni eccetto l'UE. Le emissioni, sempre dal 1990, sono cresciute in media del 2,3