Laghi e corsi d'acqua d'alta montagna: indicatori di un mondo che cambia
Come affermano gli organizzatori della conferenza, "un quinto del pianeta è coperto da montagne, dove vive un decimo della popolazione. Gli ecosistemi remoti di montagna, soprattutto i laghi ed i corsi d'acqua, destano sempre maggiore interesse sia tra i ricercatori sia tra il pubblico, essendo gli unici ecosistemi naturali rimasti in un mondo densamente popolato".
I laghi ed i corsi d'acqua d'alta montagna sono preziosi per i ricercatori, poiché presentano condizioni estreme, ad esempio per quanto riguarda la temperatura, le radiazioni e la biologia. Queste regioni risentono particolarmente delle fluttuazioni ambientali e proprio questo ha aiutato gli scienziati a meglio comprendere le forze e le reazioni, nonché l'azione e la reazione negli ecosistemi acquatici in generale. Ma, avvertono gli organizzatori della conferenza, "questa sensibilità è fonte di pericolo per gli organismi, gli habitat e gli interi ecosistemi, che sono minacciati, per lo più in modo indiretto, dalle attività umane (come il riscaldamento globale e l'inquinamento atmosferico)".
Il simposio tratterà sei temi principali:
- forze fisiche: effetti climatici (ritiro dei ghiacciai, radiazioni solari, temperatura, neve e ghiaccio come forze fondamentali negli ambienti alpini); stabilità dell'habitat: inondazioni e siccità (che determinano la morfologia e le comunità biotiche);
- apporti e flussi: elementi nutritivi ed inquinanti (che cosa sono lontananza e isolamento?); acidi e polvere (concorrenza ad altitudini elevate. Accumulo di metalli e di sostanze organiche clorurate); modelli e bilanci;
- modelli e processi biotici: struttura e dinamica (dai virus agli invertebrati); successione e comunità (loro impatto sui flussi ed i cicli degli elementi e dei contaminanti. Sopravvivenza di specie rare ed in pericolo);
- la vita in condizioni di stress: come reagiscono gli organismi ad uno stress elevato (insieme di fattori di stress) in ambienti di alta montagna? Indicatori di stress, dai produttori primari agli utenti finali, ivi compresa la fisiologia ittica;
- il punto di vista storico: dalle stagioni ai secoli (carotaggio e datazione); ricostruire il passato (trasformazioni naturali in contrapposizione a impatto umano);
- lacune da colmare e prospettive: collegamento di bacini pluviali con laghi e corsi d'acqua e informazioni dimenticate in passato.
Durante il simposio verranno presentati i risultati di ricerche svolte nell'ambito di grandi progetti interdisciplinari pluriennali su laghi e fiumi di montagna, finanziati nel quadro dei programmi su ambiente e clima dell'UE. Inoltre sarà offerta l'opportunità di uno scambio di esperienze fra ricercatori di tutto il mondo e gli insegnamenti che ne deriveranno saranno trasmessi ai politici preposti alle decisioni ed ai responsabili ambientali.Per ulteriori informazioni rivolgersi a:
University of Innsbruck
Institute of Zoology and Limnology
Technikerstrasse 25,
A-6020 Innsbruck
E-mail: hmls2000@uibk.ac.at