La Fondazione europea guarda ad altri 25 anni di miglioramenti
Per celebrare il suo venticinquesimo anniversario, la Fondazione ha svolto una conferenza il 21 settembre a Bruxelles. Il direttore Raymond-Pierre Bodin ha dichiarato che in futuro la Fondazione svolgerà un ruolo importante nelle attività di monitoraggio e di previsione delle direzioni evolutive della società.
"In questi 25 anni abbiamo assistito a radicali trasformazioni delle condizioni di vita e di lavoro, ma non tutti i cambiamenti si sono rivelati migliorativi. Non meno rilevante è stata l'accelerazione del ritmo del mutamento", ha affermato Bodin. "Per gestire con la massima efficacia tali cambiamenti, mirando sia ad un'economia forte e stabile, sia ad una coesione dell'Europa sociale, è indispensabile l'intervento di organismi centrali, sulla base della migliore analisi disponibile relativa agli sviluppi a medio e lungo termine. È per questo motivo che il contributo della Fondazione continuerà ad essere importante per l'Europa."
Il commissario per l'Occupazione e gli Affari sociali Anna Diamantopoulou ha ribadito il ruolo centrale della politica sociale nel quadro degli obiettivi economici e politici dell'Unione europea. Ella ha elogiato il lavoro svolto dalla Fondazione, nel contribuire alla formazione delle politiche comunitarie, ma ha altresì espresso il monito che tale organismo sarà ancora molto più impegnato negli anni avvenire. "Il cambiamento economico e sociale è un fenomeno da comprendere e da gestire, non da temere e da evitare. Il mutamento è stato la parola chiave dell'ultimo quarto di secolo, e forse l'unica sua costante."Per ulteriori informazioni rivolgersi a:
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