Parere motivato della Commissione all'Irlanda sulla sperimentazione animale

La sentenza afferma che l'Irlanda utilizza una definizione troppo ristretta del termine "esperimento", che non comprende, ad esempio, alcuni tipi di sperimentazioni genetiche. La Corte ha altresì sentenziato che le sanzioni pecuniarie imposte in caso di mancato rispetto delle tutele prescritte sono troppo modeste per essere efficaci.
La Commissione ha dichiarato di non aver ancora ricevuto dall'Irlanda alcuna comunicazione sull'adozione di provvedimenti per conformarsi alla sentenza, nonostante una lettera di diffida diretta a questo Stato nel marzo scorso. In quell'occasione, il commissario europeo per l'Ambiente Margot Wallström aveva dichiarato: "Esprimo il mio rammarico per il fatto che l'Irlanda non si sia ancora adoperata per uniformare pienamente la sua legislazione attuale, risalente al XIX secolo, alla normativa dell'UE in materia di sperimentazione sugli animali".
La direttiva sulla sperimentazione animale si propone di garantire, a livello comunitario, talune misure relative alla protezione degli animali utilizzati per esperimenti o per altri fini scientifici. Esse comprendono controlli sugli allevamenti di animali da laboratorio e disposizioni in merito al loro alloggio, alla libertà di movimento ed alle cautele finalizzate a prevenire dolore ed indebite sofferenze.
Il parere motivato espresso nei confronti dell'Irlanda la sollecita a conformarsi alla sentenza europea entro due mesi. In assenza di una risposta soddisfacente, la Commissione potrà decidere di sollevare nuovamente il caso davanti alla Corte di giustizia delle Comunità europee e di comminare una penalità su base giornaliera.Per ulteriori informazioni sulle infrazioni in generale, consultare il seguente indirizzo web:
http://europa.eu.int/comm/secretariat_general/sgb/droit_com/index_en.htm#infractions(si apre in una nuova finestra)