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Contenuto archiviato il 2023-04-13

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Le prime vespe samurai europee ritrovate nelle uova di cimici asiatiche L’inizio della fine per questo parassita agricolo?

Un team di ricercatori ha scoperto il primo caso di popolazioni di vespe samurai in Europa, una promettente arma nella lotta ecologica contro la specie invasiva delle cimici asiatiche.

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Le colture alimentari sono continuamente minacciate da specie invasive di parassiti. Una di queste, apparsa per la prima volta in Europa più o meno nel corso dello scorso decennio, è l’Halyomorpha halys, comunemente nota come la cimice marmorata asiatica, di color marrone. Originaria dell’Asia orientale, questa cimice è altamente polifaga: si nutre di più di 170 specie di piante, tra cui frutti da albero, noci, ortaggi e prodotti dei campi, ed è causa ogni anno di considerevoli danni alle colture. Ad oggi, gli insetticidi ad ampio spettro sono stato il modo più comune per gestire l’H. halys; tuttavia, le preoccupazioni per quanto concerne sicurezza alimentare e salute degli ecosistemi hanno reso fondamentale la ricerca di misure di controllo più ecocompatibili e maggiormente sostenibili. Una soluzione promettente è rappresentata dalla lotta biologica di questo parassita agricolo mediante l’utilizzo di uno dei suoi nemici naturali. Le prime vespe samurai ritrovate in Svizzera La ricerca condotta nel corso del progetto BINGO, finanziato dall’UE, ha portato alla scoperta del fatto che la Trissolcus japonicas, un nemico naturale dell’H. halys, è già presente nei meleti del Canton Ticino, nella Svizzera sud-orientale. Si tratta della prima volta in cui la T. japonicus, comunemente nota come vespa samurai, è stata trovata nelle uova di H. halys in Europa, una scoperta che è stata descritta approfonditamente in un articolo pubblicato nella rivista «Journal of Pest Science». «È difficile affermare con certezza come la Trissolcus japonicus sia arrivata in Svizzera; probabilmente, questa vespa lunga 2mm è stata trasportata accidentalmente dal proprio areale originario insieme al parassita», dichiara il co-autore dott. Tim Haye in un articolo pubblicato sul sito web EurekAlert!. «Rimane però poco chiaro se la Svizzera sia stato l’effettivo paese di introduzione o se la vespa sia stata introdotta nell'area del nord Italia, particolarmente adatta dal punto di vista climatico, e si sia successivamente diffusa verso il nord», aggiunge il dott. Haye, che è anche un ricercatore presso il Centro internazionale per l’agricoltura e le scienze biologiche, partner del progetto. Risultati di ricerca promettenti La vespa T. japonicus è originaria della Cina, del Giappone e della Corea del Sud, gli stessi paesi da cui proviene la cimice asiatica H. halys. È un parassitoide delle uova della cimice asiatica, il che significa che le sue larve si nutrono e si sviluppano all’interno delle uova deposte dall’insetto ospitante, portandole infine alla morte. Nel suo areale originario, la T. japonicus è il parassitoide di uova dell’H. halys dominante ed è quindi considerata un antiparassitario biologico classico nelle regioni invase dalla cimice asiatica. Come riferisce l’articolo, la vespa si è ora insediata stabilmente in Svizzera ed è stata ritrovata in tre diversi luoghi per due anni consecutivi. Nel corso dello studio, i ricercatori di BINGO hanno recuperato 17 ammassi di uova da cui sono emersi 42 parassitoidi adulti. Sebbene le attuali popolazioni di vespe samurai siano ancora piuttosto limitate (al massimo il 2 % del totale), e sia ancora troppo presto per valutare l’impatto di tali popolazioni sulle specie invasive di cimici asiatiche in Svizzera, nella Cina nord-orientale i tassi di parassitismo delle uova dell’H. halys variavano tra il 50 e il 90 %, una percentuale sufficientemente elevata da ritenere che l’insediamento della T. japonicus possa arrivare a «ridurre le densità di specie invasive delle cimici asiatiche al di sotto delle soglie economiche», come dichiara l’autore nell’articolo. BINGO (Breeding Invertebrates for Next Generation BioControl (BINGO)) continuerà la propria ricerca sull’impiego di agenti biologici per ridurre l’impatto di parassiti agricoli invasivi ed endemici. Nel prossimo futuro, verranno raccolti ulteriori ammassi di uova per determinare la distribuzione delle vespe samurai e gli effetti della mortalità delle uova sull’H. halys e sulle popolazioni autoctone di cimici asiatiche. Per ulteriori informazioni, si consulti: sito web del progetto BINGO

Paesi

Paesi Bassi

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