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Contenuto archiviato il 2023-03-02

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Il progetto NEMSIC dell'UE mira ad una migliore tecnologia di rilevazione tramite sensori

Gli europei hanno fatto enormi progressi nel biorilevamento e nella ricerca ambientale nel corso degli anni, ma un gruppo di scienziati sta andando oltre. Attraverso il progetto triennale NEMSIC (Nano-electro-mechanical-system-integrated-circuits) finanziato dall'UE, questi sc...

Gli europei hanno fatto enormi progressi nel biorilevamento e nella ricerca ambientale nel corso degli anni, ma un gruppo di scienziati sta andando oltre. Attraverso il progetto triennale NEMSIC (Nano-electro-mechanical-system-integrated-circuits) finanziato dall'UE, questi scienziati vogliono far decollare i sensori in silicone più piccoli, dalle prestazioni più elevate e a più basso consumo del mondo. A detta degli scienziati, quest'ultima innovazione sarà applicata al biorilevamento e al monitoraggio ambientale. Il professor Hiroshi Mizuta della facoltà di elettronica e informatica (School of Electronics and Computer Science o ECS) dell'università di Southampton, che partecipa al progetto, ha detto che il NEMSIC ha come obiettivo lo sviluppo e il lancio dei sensori più piccoli sul mercato internazionale. Il team della ricerca fa notare che non solo i sensori saranno molto sensibili, ma consumeranno anche poca energia. Il lancio sarà reso possibile attraverso la co-integrazione di transistor a singolo elettrone (SET) e sistemi nano elettro meccanici (NEMS) su di una comune piattaforma in silicone. Il professor Mizuta ha spiegato che gli occhi di tutti sono puntati sul consumo di energia, perché i dispositivi usano corrente sia quando sono in funzione che quando non lo sono. "Il transistor a singolo elettrone, associato alla tecnologia NEM, riduce il consumo di energia sia quando il sensore è acceso che quando è spento," ha commentato il professor Mizuta. La capacità di stabilire un "riposo" completo con l'interruttore NEM quando è spento contribuirà a ridurre a zero il consumo in modalità "stand-by", ha aggiunto. Parte del lavoro del professor Mizuta e del suo team è costituito dallo sviluppo del transistor a singolo elettrone con un nanobridge che avrà la capacità di rilevare molecole biologiche e chimiche. "È la prima volta che qualcuno mette insieme queste due nanotecnologie per sviluppare un sensore intelligente," ha spiegato il professor Mizuta. Il team di ricerca svilupperà i dispositivi di rilevazione in nanoscala per assicurare il loro successo, in particolare nella "capacità di rilevare il passaggio di carica singola e/o il cambiamento di massa causato da una piccola quantità di molecole chimiche e biologiche elettronicamente", ha detto il professor Mizuta. Per la produzione di questi dispositivi sarà usata un'innovativa macchina litografica a raggio di elettroni, che si trova nell'edificio Mountbatten dell'ECS presso l'Università di Southampton. A contribuire ad alimentare l'impegno dei ricercatori per trovare un approccio alternativo nella rilevazione tramite sensori è stato il fatto che l'approccio con Semiconduttori metallo-ossido complementari (CMOS) è tradizionale e restrittivo, controbattono gli scienziati dell'ECS. Il consorzio NEMSIC è composto da ricercatori provenienti da Belgio, Francia, Paesi Bassi, Romania, Svizzera e Regno Unito. Il progetto è coordinato dal professor Adrian Ionescu dell'École Polytechnique Fédérale di Losanna (Svizzera). Il NEMSIC è finanziato nell'ambito dell'area tematica "Tecnologie dell'informazione e della comunicazione" del Settimo programma quadro (7° PQ).

Paesi

Regno Unito