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Contenuto archiviato il 2022-11-28

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La Commissione sostiene le regioni industriali italiane

La Commissione europea ha dato l'approvazione di massima a una serie di programmi nell'ambito dell'obiettivo 2 dei Fondi strutturali che finanzieranno la riconversione in otto regioni industriali italiane. Il finanziamento comunitario, che ammonta a 720 milioni di ECU, contri...

La Commissione europea ha dato l'approvazione di massima a una serie di programmi nell'ambito dell'obiettivo 2 dei Fondi strutturali che finanzieranno la riconversione in otto regioni industriali italiane. Il finanziamento comunitario, che ammonta a 720 milioni di ECU, contribuirà alla creazione di circa 8.000 nuovi posti di lavoro e assicurerà il mantenimento di altri 70.000 posti. Le regioni interessate: Piemonte, Valle d'Aosta, Lombardia, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Marche e Umbria rientrano in due gruppi, a seconda delle caratteristiche della base industriale tradizionale. Alcune regioni erano caratterizzate dalla presenza di grandi aziende manifatturiere e di industrie pesanti e dispongono generalmente di buone infrastrutture e di discrete possibilità di diversificazione. In altre zone l'industria locale era imperniata sulle PMI, che spesso incontrano maggiori difficoltà ad operare sui mercati internazionali e soffrono per la mancanza di servizi di qualità. Per i programmi approvati dalla Commissione sarà stanziato un investimento totale di circa 2 miliardi di ECU, con finanziamenti del settore pubblico e privato che si aggiungeranno agli aiuti comunitari. Le priorità principali riguarderanno: - sviluppo e potenziamento delle PMI; - innovazione e trasferimento tecnologico; - ambiente e sviluppo sostenibile; - turismo; - infrastruttura dei trasporti; - iniziative locali di sostegno all'occupazione; - formazione. L'adozione definitiva di questi programmi è attesa nel maggio 1997.

Paesi

Italia