Primo programma pluriennale (CEE) di ricerca agroindustriale e di sviluppo tecnologico basati sulla biotecnologia (ECLAIR), 1988-1993
S'intende esaminare in tal modo come una collaborazione più stretta tra l'agricoltura e l'industria possa contribuire a far crescere il valore aggiunto nell'intero settore agroindustriale. Lo studio esamina gli sviluppi dei prodotti agricoli destinati ad essere venduti all'industria ed il campo d'applicazione, a vantaggio dell'agricoltura, dei nuovi input industriali (tra l'altro, nel settore degli antiparassitari e dei concimi). Si tiene sistematicamente contro della conservazione e della protezione dell'ambiente.
Il programma rappresenta un complemento logico ai programmi comunitari nei settori della biotecnologia e dell'agricoltura, favorendone l'applicazione dei risultati agli obiettivi sociali ed economici della Comunità.
Favorire lo sfruttamento utile da parte dell'agricoltura e dell'industria europee dei recenti sviluppi nel settore delle scienze biologiche e della biotecnologia tramite progetti di ricerca precompetitiva e di sviluppo tecnico, tenendo conto della protezione ambientale.
Tre aree:
- prove di valutazione e produzione di nuove specie ed organismi:
prove test su scala adeguata ed in condizioni diverse per specie od organismi nuovi o modificati (piante, animali ed altro);
- prodotti e servizi industriali:
mezzi di produzione più precisi ed efficaci per l'agricoltura; processi di estrazione, trasformazione e produzione più efficienti;
- criteri integrati:
sviluppo di sistemi di raccolta di un'intera coltura; studi e progetti di sviluppo per l'uso integrato delle nuove tecnologie.
L'attuazione del programma - tramite azioni di ricerca e sviluppo in compartecipazione finanziaria, nonché attività di coordinamento - spetta alla Commissione, assistita da un comitato formato da rappresentanti degli Stati membri sotto la presidenza di un rappresentante della Commissione. Intende facilitare la riunione di competenze di particolare interesse ed una collocazione adeguata per il lavoro sui progetti, nonché promuovere l'effettiva diffusione della conoscenza che ne risulta sono inclusi anche alcuni contributi a favore della formazione e della mobilità.
Possono partecipare imprese industriali ed aziende agricole, individualmente o sotto forma di associazioni o di cooperative, istituti di ricerca, università o combinazioni dei precedenti insediate nella Comunità Gli istituti di ricerca e le università dovrebbero partecipare in gruppi comprendenti una o più organizzazioni industriali o agricole. Gli istituti di ricerca sovvenzionati essenzialmente o completamente da organizzazioni industriali saranno considerati partner industriali.
Le proposte di progetti saranno presentate in risposta ad un bando di gara e dovranno comprendere, di regola, la partecipazione di almeno due partner individuali non insediati nello stesso Stato membro. Ciascuna proposta dovrà includere una dichiarazione sull'impatto ambientale che indichi le possibili ripercussioni del progetto sull'uomo, sulla fauna, sulla flora, sul suolo, sull'acqua e sul'aria nonché sulle rispettive interazioni. La dichiarazione deve includere inoltre un impegno a rispettare le norme di sicurezza nazionali in vigore.
Nel caso di progetti in compartecipazione finanziaria la Comunità può intervenire per un massimo del 50% dei costi totali o per un massimo del 100% dei costi marginali qualora siano coinvolte università ed istituti di ricerca.
La Commissione procederà alla revisione del programma nel corso del terzo anno di attuazione e presenterà una relazione al Parlamento europeo ed al Consiglio. Presenterà inoltre una valutazione finale dei risultati ottenuti.