Programmi di ricerca specifici (CEE) eseguiti dal Centro comune di ricerca - Protezione ambientale -, 1992-1994
Parte del terzo programma di attività della Comunità nel quadro della ricerca e dello sviluppo tecnologico (1990 - 1994), sottoattività II.3: "Ambiente", il programma si basa e prosegue il lavoro avviato nell'ambito del programma precedente nel settore della protezione ambientale.
Nell'ambito del cambiamento globale si mette in rilievo la cooperazione stretta con laboratori ed istituti negli Stati membri ed a livello internazionale. Il contributo del CCR riguarda essenzialmente:
- modellatura e trasporto dell'inquinamento atmosferico;
-chimica dell'aria, legata in particolare al destino delle emissioni biogeniche ed antropogeniche;
- interazione biosfera-atmosfera;
- applicazioni di telerilevamento attinenti.
Sotto il capitolo delle tecnologie e dell'ingegneria dell'ambiente, le attività riguardano essenzialmente le sostanze chimiche ambientali ed affrontano i problemi dei rifiuti chimici.
Contribuire alla conoscenza scientifica, al know-how ed ai dati tecnici necessari alla Comunità per svolgere la propria funzione in relazione all'ambiente, valutare gli effetti dell'inquinamento da fonti industriali ed altre, valutare il degrado ambientale dovuto all'uso di energia nelle abitazioni, nei trasporti e nell'industria.
Tre aree di ricerca (Istituto dell'ambiente, Ispra):
- cambiamento globale:
studio del trasporto, della diffusione e del destino chimico delle emissioni biogeniche ed antropogeniche nella troposfera perturbata:
. studi di laboratori e sul campo in merito alle interazioni biosfera/atmosfera, con particolare rilievo all'area mediterranea;
. tendenze nelle specie atmosferiche in tracce importanti per la fotochimica ed equilibrio del pianeta in materia di radiazioni, con particolare riferimento ai gas contenenti zolfo;
. modellatura teorica e convalida sperimentale dei processi di trasporto e trasformazione fisico-chimica dell'atmosfera, modale ed a lungo termine;
- sostanze chimiche ambientali:
. valutazione:
gestione, manutenzione, aggiornamento ed estensione della rete di informazione sugli effetti dei prodotti chimici sull'ambiente (ECDIN), assistenza ai servizi della Commissione in materia di preparazione di profili di dati, constatazione e confronto delle concentrazioni di metalli in tracce nei tessuti della popolazione comunitaria in generale (valori di riferimento) con la loro importanza tossicologica;
. suolo, acqua, rifiuti:
studi sulla migrazione sotterranea, sulla ritenzione e la trasformazione di sostanze inquinanti; caratterizzazione e quantificazione della crescita di alghe in acque dolci, salmastre e marine; miglioramento della qualità e della metodologia relativa alle misurazioni analitiche; coordinamento del progetto EUREKA EU-674 e sviluppo del relativo laboratorio mobile per la raccolta di campioni e l'analisi sul terreno; sviluppo di sistemi di sostegno decisionale nel campo della gestione dei rifiuti tossici;
. inquinamento in ambienti chiusi:
direzione e segreteria scientifica dell'azione concertata "qualità dell'aria in ambiente chiuso ed effetti per l'essere umano" (ex COST 613); sviluppo e convalida di metodi per la valutazione dell'emissione e l'assorbimento di sostanze inquinanti interne, organiche e volatili, nonché dell'esposizione a composti organici volatili (VOC) a seguito di attività in ambiente chiuso; sviluppo ed applicazione di analisi di composti organici semivolatili (SVOC);
- analisi di prodotti alimentari e medicinali:
sviluppo di un laboratorio europeo a sostegno delle politiche settoriali della CE nei settori alimentare, agricolo, della protezione del consumatore e delle tariffe doganali.
La Commissione, assistita dal Consiglio d'amministrazione del Centro comune di ricerca (CCR), ha assicurato l'esecuzione del programma utilizzando a tal fine i mezzi del CCR, parallelamente ad altri programmi specifici attinenti nell'ambito del Terzo programma quadro (1990-1994).
Il programma prevede progetti di ricerca e di sviluppo tecnologico (RST) e misure di accompagnamento. I progetti RST sono eseguiti in cooperazione e di concerto, laddove possibile, con gli enti di ricerca nazionali degli Stati membri, tenendo conto nella misura del possibile degli aspetti di sviluppo regionale delle attività di RST e delle loro ricadute socioeconomiche potenziali. Particolare attenzione è rivolta ad associazioni con l'industria, soprattutto le PMI, per programmi di cooperazione a margine dei progetti.
La ricerca è svolta dall'Istituto dell'ambiente del CCR ad Ispra.
La Commissione ha la facoltà di negoziare accordi internazionali con paesi terzi membri del COST, segnatamente i paesi membri dell'Associazione europea di libero scambio (EFTA) ed i paesi dell'Europa centrale ed orientale, al fine di associarli al programma. Tuttavia i contraenti insediati fuori dalla Comunità non potranno beneficiare del finanziamento comunitario stanziato per il programma. Detti contraenti dovranno contribuire alle spese amministrative generali.
I progetti di ricerca aperti alla cooperazione internazionale dovranno includere iniziative di cooperazione con laboratori di ricerca internazionali e prevedere lo scambio di ricercatori. Alcune misure supplementari dovrebbero permettere la cooperazione con laboratori di ricerca ed istituti situati nei paesi dell'Europa centrale ed orientale.
Gli stanziamenti complessivi ritenuti necessari per l'attuazione dei programmi specifici del CCR nel campo dell'ambiente (protezione ambientale, applicazione di tecniche di telerilevamento, rischi industriali, centro per l'osservazione della terra) ammontano a 148,5 milioni di ECU dei quali il 6% può essere usato per la ricerca esplorativa. Un importo pari all'1% del bilancio complessivo del CCR per il periodo 1992-1994 è riservato al contributo dei programmi specifici CCR all'azione centralizzata sulla diffusione e lo sfruttamento dei risultati (VALUE II).
Le conoscenze acquisite con la realizzazione dei progetti sono diffuse sia dagli stessi programmi, sia tramite l'azione centralizzata.
Entro il 31 marzo di ogni anno la Commissione presenterà al Parlamento europeo, al Consiglio ed al Comitato economico e sociale una relazione sull'esecuzione del programma, insieme alle osservazioni del consiglio di amministrazione. A conclusione del programma un gruppo di esperti esterni indipendenti procede alla valutazione della ricerca, a seguito della quale viene trasmessa agli stessi organi una relazione su tale valutazione insieme alle osservazioni del Consiglio di amministrazione.
Nell'ambito del cambiamento globale si mette in rilievo la cooperazione stretta con laboratori ed istituti negli Stati membri ed a livello internazionale. Il contributo del CCR riguarda essenzialmente:
- modellatura e trasporto dell'inquinamento atmosferico;
-chimica dell'aria, legata in particolare al destino delle emissioni biogeniche ed antropogeniche;
- interazione biosfera-atmosfera;
- applicazioni di telerilevamento attinenti.
Sotto il capitolo delle tecnologie e dell'ingegneria dell'ambiente, le attività riguardano essenzialmente le sostanze chimiche ambientali ed affrontano i problemi dei rifiuti chimici.
Contribuire alla conoscenza scientifica, al know-how ed ai dati tecnici necessari alla Comunità per svolgere la propria funzione in relazione all'ambiente, valutare gli effetti dell'inquinamento da fonti industriali ed altre, valutare il degrado ambientale dovuto all'uso di energia nelle abitazioni, nei trasporti e nell'industria.
Tre aree di ricerca (Istituto dell'ambiente, Ispra):
- cambiamento globale:
studio del trasporto, della diffusione e del destino chimico delle emissioni biogeniche ed antropogeniche nella troposfera perturbata:
. studi di laboratori e sul campo in merito alle interazioni biosfera/atmosfera, con particolare rilievo all'area mediterranea;
. tendenze nelle specie atmosferiche in tracce importanti per la fotochimica ed equilibrio del pianeta in materia di radiazioni, con particolare riferimento ai gas contenenti zolfo;
. modellatura teorica e convalida sperimentale dei processi di trasporto e trasformazione fisico-chimica dell'atmosfera, modale ed a lungo termine;
- sostanze chimiche ambientali:
. valutazione:
gestione, manutenzione, aggiornamento ed estensione della rete di informazione sugli effetti dei prodotti chimici sull'ambiente (ECDIN), assistenza ai servizi della Commissione in materia di preparazione di profili di dati, constatazione e confronto delle concentrazioni di metalli in tracce nei tessuti della popolazione comunitaria in generale (valori di riferimento) con la loro importanza tossicologica;
. suolo, acqua, rifiuti:
studi sulla migrazione sotterranea, sulla ritenzione e la trasformazione di sostanze inquinanti; caratterizzazione e quantificazione della crescita di alghe in acque dolci, salmastre e marine; miglioramento della qualità e della metodologia relativa alle misurazioni analitiche; coordinamento del progetto EUREKA EU-674 e sviluppo del relativo laboratorio mobile per la raccolta di campioni e l'analisi sul terreno; sviluppo di sistemi di sostegno decisionale nel campo della gestione dei rifiuti tossici;
. inquinamento in ambienti chiusi:
direzione e segreteria scientifica dell'azione concertata "qualità dell'aria in ambiente chiuso ed effetti per l'essere umano" (ex COST 613); sviluppo e convalida di metodi per la valutazione dell'emissione e l'assorbimento di sostanze inquinanti interne, organiche e volatili, nonché dell'esposizione a composti organici volatili (VOC) a seguito di attività in ambiente chiuso; sviluppo ed applicazione di analisi di composti organici semivolatili (SVOC);
- analisi di prodotti alimentari e medicinali:
sviluppo di un laboratorio europeo a sostegno delle politiche settoriali della CE nei settori alimentare, agricolo, della protezione del consumatore e delle tariffe doganali.
La Commissione, assistita dal Consiglio d'amministrazione del Centro comune di ricerca (CCR), ha assicurato l'esecuzione del programma utilizzando a tal fine i mezzi del CCR, parallelamente ad altri programmi specifici attinenti nell'ambito del Terzo programma quadro (1990-1994).
Il programma prevede progetti di ricerca e di sviluppo tecnologico (RST) e misure di accompagnamento. I progetti RST sono eseguiti in cooperazione e di concerto, laddove possibile, con gli enti di ricerca nazionali degli Stati membri, tenendo conto nella misura del possibile degli aspetti di sviluppo regionale delle attività di RST e delle loro ricadute socioeconomiche potenziali. Particolare attenzione è rivolta ad associazioni con l'industria, soprattutto le PMI, per programmi di cooperazione a margine dei progetti.
La ricerca è svolta dall'Istituto dell'ambiente del CCR ad Ispra.
La Commissione ha la facoltà di negoziare accordi internazionali con paesi terzi membri del COST, segnatamente i paesi membri dell'Associazione europea di libero scambio (EFTA) ed i paesi dell'Europa centrale ed orientale, al fine di associarli al programma. Tuttavia i contraenti insediati fuori dalla Comunità non potranno beneficiare del finanziamento comunitario stanziato per il programma. Detti contraenti dovranno contribuire alle spese amministrative generali.
I progetti di ricerca aperti alla cooperazione internazionale dovranno includere iniziative di cooperazione con laboratori di ricerca internazionali e prevedere lo scambio di ricercatori. Alcune misure supplementari dovrebbero permettere la cooperazione con laboratori di ricerca ed istituti situati nei paesi dell'Europa centrale ed orientale.
Gli stanziamenti complessivi ritenuti necessari per l'attuazione dei programmi specifici del CCR nel campo dell'ambiente (protezione ambientale, applicazione di tecniche di telerilevamento, rischi industriali, centro per l'osservazione della terra) ammontano a 148,5 milioni di ECU dei quali il 6% può essere usato per la ricerca esplorativa. Un importo pari all'1% del bilancio complessivo del CCR per il periodo 1992-1994 è riservato al contributo dei programmi specifici CCR all'azione centralizzata sulla diffusione e lo sfruttamento dei risultati (VALUE II).
Le conoscenze acquisite con la realizzazione dei progetti sono diffuse sia dagli stessi programmi, sia tramite l'azione centralizzata.
Entro il 31 marzo di ogni anno la Commissione presenterà al Parlamento europeo, al Consiglio ed al Comitato economico e sociale una relazione sull'esecuzione del programma, insieme alle osservazioni del consiglio di amministrazione. A conclusione del programma un gruppo di esperti esterni indipendenti procede alla valutazione della ricerca, a seguito della quale viene trasmessa agli stessi organi una relazione su tale valutazione insieme alle osservazioni del Consiglio di amministrazione.