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Cambiamento globale nelle regioni fredde d'Europa

Recentemente è stata pubblicata una relazione che contiene gli atti di due workshop tenutisi nel quadro dell'iniziativa ARTERI (Arctic-Alpine Terrestrial Ecosystems Research Initiative), azione concertata finanziata nell'ambito del programma comunitario di ricerca Ambiente e c...

Recentemente è stata pubblicata una relazione che contiene gli atti di due workshop tenutisi nel quadro dell'iniziativa ARTERI (Arctic-Alpine Terrestrial Ecosystems Research Initiative), azione concertata finanziata nell'ambito del programma comunitario di ricerca Ambiente e clima. ARTERI è una componente di TERI (Terrestrial Ecosystems Research Initiative), iniziativa concepita per migliorare la capacità di prevedere le conseguenze degli effetti interattivi sugli ecosistemi terrestri provocati dai cambiamenti del clima, della composizione atmosferica e nell'utilizzo del territorio. L'iniziativa ARTERI si propone di fornire una tribuna per lo scambio di informazioni e lo sviluppo della cooperazione nella ricerca terrestre nelle zone alpine e artiche europee, di mettere a punto un quadro teorico e pratico per l'integrazione dello sforzo di ricerca nonché di individuare priorità e proposte per l'ulteriore ricerca, integrazione e interpretazione. I workshop costituiscono una parte importante dell'attuazione dell'azione; essi hanno affrontato temi relativi alla risposta dell'ecosistema artico-alpino al cambiamento globale e agli effetti del cambiamento globale sulla biologia del terreno della tundra. La pubblicazione riassume i risultati di questi workshop e fornisce informazioni su risposte particolari di organismi e processi a singole variabili climatiche e antropogeniche. Sono in programma alcuni altri workshop per esaminare le risposte del paesaggio e degli erbivori. I workshop utilizzano alcuni scenari di impatto basati sulle ampie conoscenze attuali. Dato che si accumulano ulteriori prove, questi scenari di impatto saranno perfezionati e infine uniti in scenari definitivi. Ciò contribuirà a quantificare le dimensioni spaziali e a migliorare la comprensione delle complesse interazioni e degli effetti di retroazione.