Ciò che gli esperti di computer possono imparare dagli ecologi sulla diversità
La diversità nelle applicazioni software basate sul web è una cosa non solo fattibile ma anche desiderabile, lo stabilisce un recente studio. La relazione “Multi-tier diversification in Web-based software applications”(si apre in una nuova finestra), pubblicata a dicembre 2014, sostiene che l’allontanamento dall’attuale “monocultura” delle applicazioni web proteggerà gli utenti da bug e virus e renderà internet un posto più sicuro nel quale operare. Il rapporto è stato pubblicato nell’ambito del progetto DIVERSIFY, finanziato dall’UE. Lanciato a febbraio 2013, questo progetto innovativo riunisce ricercatori del settore dei sistemi distribuiti software-intensivi e dell’ecologia, con lo scopo di tradurre concetti e processi ecologici in principi software. Per esempio, proprio come le api prendono il polline dai fiori, gli utenti del software ottengono l’accesso alle informazioni da un server centrale per mezzo del loro dispositivo. In natura, la diversità è essenziale per assicurare un ecosistema solido, se una specie di piante muore per esempio allora il polline sarà disponibile in altre specie. Nel mondo del software però, non c’è così tanta diversità. Una crescente monocoltura delle applicazioni web è emersa a causa del successo di pochi sistemi e biblioteche. Questi componenti riutilizzabili sono essenziali per coadiuvare la progettazione di grandi applicazioni, ma creano anche vulnerabilità legate alla monocoltura. Anche se questa monocoltura può essere utile per la manutenzione, significa anche che i bug e i virus possono portare a un completo collasso del sistema, poiché non ci sono a disposizione mezzi alternativi per far arrivare i dati. La quantità limitata di diversità nel software sta diventando sempre più preoccupante. La sfida per il team di DIVERSIFY è stata quella di trovare nuovi modi di adattare le applicazioni web in modo da ottenere una maggiore diversità. Livelli di diversità più alti nel sistema forniranno un insieme di soluzioni software che potranno essere usate per adattarsi a situazioni impreviste. Stabilendo nuovi principi e tecniche per aumentare i livelli di diversità del software, DIVERSIFY intende gettare le fondamenta per un'informatica più sicura e solida. Lavorando insieme a esperti di computer, il gruppo di ecologia del consorzio sta guidando il trasferimento di processi ecologici al software. L’equipe del progetto ha sviluppato anche un simulatore di applicazioni web per testare la diversità del software e creare conoscenze empiriche sull’ingegneria del software ispirata all’ecologia. Gli esperimenti hanno aiutato a mettere in luce le sfide che gli ingegneri di software dovranno affrontare, se vogliono spezzare sistematicamente la monocoltura delle applicazioni web. La diversificazione spontanea dei sistemi software è consigliata per incrementare le capacità adattive. L’evoluzione promuove la diversità come mezzo per incrementare la resilienza degli ecosistemi. In maniera analoga, il software deve evolversi costantemente per far fronte a cambiamenti imprevedibili dei requisiti e per reagire a problemi inaspettati (bug, attacchi cibernetici, ecc.). L’emergenza e il mantenimento di alti livelli di diversità sono quindi essenziali se si desidera che sistemi software complessi siano in grado di adattarsi. Il progetto DIVERSIFY si concluderà a gennaio 2016. Per ulteriori informazioni, visitare: DIVERSIFY http://diversify-project.eu/(si apre in una nuova finestra)
Paesi
Francia