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Contenuto archiviato il 2023-03-23

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Tendenze scientifiche: La mutagenesi prende piede, ma si può dare il via libera in sicurezza?

La tecnologia CRISPR-Cas9 – che può essere usata per inserire, rimuovere o cambiare il DNA degli organismi viventi – è probabilmente una delle più discusse scoperte scientifiche di quest’anno. Tuttavia, man mano che i ricercatori cominciano a sperimentare le meraviglie dell’editing genetico, alcuni danno voce alle preoccupazioni riguardo le sue implicazioni etiche.

Che cosa hanno in comune i maiali resistenti alle malattie e l’eliminazione della malaria? Questi due argomenti che sembrano lontani tra di loro, e che hanno avuto un’ampia risonanza sui media questa settimana, non sono in realtà che i primi barlumi dell’enorme potenziale dell’editing genetico. Da una parte, un’azienda di genetica animale con sede nel Regno Unito è riuscita ad allevare maiali completamente immuni al PRRS, una sindrome porcina prima incurabile che costa agli allevatori centinaia di milioni di euro l’anno. Nello stesso momento un altro team di ricercatori, sempre nel Regno Unito, ha realizzato una modificazione genetica nelle zanzare responsabili di trasmettere la malaria che ne ridurrebbe drasticamente la popolazione, fermando in definitiva la diffusione della malaria. Entrambi questi risultati sono stati resi possibili dall’uso di CRISPR-Cas9, una nuova tecnologia che permette agli scienziati non solo di tagliare e incollare facilmente i geni come desiderano, ma anche di assicurare che i tratti di nuova creazione siano ereditari e si diffondano rapidamente nella popolazione. Questa nuova tecnica è circa 1 000 volte più economica rispetto ad altre tecniche di modificazione genetica. Anche se in genere gli scienziati lodano le prestazioni, e le aziende si preparano a invadere questo mercato emergente, l’idea di usare la CRISP-Cas9 per liberarsi delle malattie umane o persino promuovere tratti genetici come l’intelligenza, la bellezza o la forza destano preoccupazioni. Molti dicono che è troppo presto e potenzialmente troppo pericoloso modificare il genoma umano in un modo che viene trasmesso alle generazioni successive e che la complessità dei sistemi biologici molto probabilmente porterebbe a conseguenze impreviste. Questa settimana a Washington, un comitato di esperti si è incontrato per decidere se la tecnologia dovesse essere completamente proibita o no. “Potremmo essere sulla soglia di una nuova era nella storia umana,” ha detto il premio Nobel David Baltimore del California Institute of Technology nell’introduzione al vertice internazionale. “L’interrogativo principale è quando, se mai, vorremo usare l’editing genetico per cambiare l’eredità umana?” Dopo tre giorni di dibattito, i membri del comitato hanno rilasciato un documento di consenso che lascia aperta la porta e fa tre raccomandazioni. Primo, la ricerca di base e pre-clinica è necessaria e deve continuare. In secondo luogo, l’editing genetico delle cellule somatiche – il cui genoma non è trasmesso alla generazione successiva – dovrebbe essere attentamente valutato e regolato. Infine, sarebbe irresponsabile in questo momento procedere all’editing della linea germinale. Il recente esperimento sul campo condotto in Cina, che ha visto la modifica di 86 embrioni per alterare il gene che causa la talassemia, e che è risultato nella sopravvivenza di pochi di essi, dei quali non tutti presentavano le modifiche corrette, è certamente un esempio emblematico. Anche se utili, queste discussioni hanno appena scalfito la superficie del problema etico dell’editing genetico. Gli organizzatori – l’Accademia nazionale delle scienze, dell’ingegneria e della medicina statunitense; la Royal Society del Regno Unito e l’Accademia delle scienze cinese – hanno riconosciuto che questo è solo il primo passo e che in futuro più paesi e parti interessate dovrebbero essere coinvolti. Una questione però rimane aperta: riusciranno le misure di regolamentazione a tenere il passo con la scienza? A giudicare dai commenti di Dana Carroll dell’Università dello Utah, che ha detto che le “applicazioni sulla linea germinale saranno fatte, probabilmente prima che nessuno dei presenti in questa stanza sia pronto”, o dall’entusiasmo delle famiglie che sono state afflitte da malattie genetiche per generazioni, ci sono molti dubbi.

Paesi

Cina, Regno Unito, Stati Uniti

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